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PERUGIA – Oggi, nelle sedi di Perugia, di Città di Castello assemblea di tutto il personale INPS indetta in contemporanea dalle RSU di tutt'Italia, è un fatto "storico" è la prima volta che accade. Ancora una volta i lavoratori dell'Inps – si spiega in una nota della Funzione Pubblica Cgil - ribadiscono il loro dissenso alla poIitica del governo per l'attacco frontale sferrato ai dipendenti PUBBLICI E PER LA CAMPAGNA DIFFAMATORIA CHE SI STA PORTANDO AVANTI PER TUTTO IL PUBBLICO IMPIEGO e in particolare nel corso dell’Assemblea di Perugia sono emerse varie proposte per manifestare il dissenso dei dipendenti relativamente alla legge 133/2008 ed alla “notizia dell’ultim’ora” apparsa oggi sulla stampa che, di fatto, sancisce la fine della contrattazione sindacale nel Pubblico Impiego. Il ministro Brunetta sta denigrando una intera classe lavoratrice facendo apparire come inaccettabile privilegio quella parte dello stipendio dei dipendenti I.N.P.S. (circa il 25%) che dal 1990 è legata al raggiungimento di obiettivi di produzione; obiettivi che vengono pianificati e misurati annualmente e che hanno prodotto nel tempo miglioramenti costanti e tangibili della qualità dei servizi offerti. L’I.N.P.S., fiore all’occhiello della Pubblica Amministrazione, eroga puntualmente ogni mese un considerevole numero di pensioni e di prestazioni per disoccupazione, mobilità, malattia, maternità, ecc. che sono un indispensabile sostegno per tutti quei lavoratori che si trovano in momentanea difficoltà economica e nella nostra regione ha un indice di produttività che si aggira complessivamente su un 5% in più rispetto alla media nazionale. I lavoratori dell’inps hanno consapevolezza di essere ormai l’ultimo baluardo a difesa di quello stato sociale che si vuole invece smantellare a favore di una selvaggia e indiscriminata privatizzazione che provocherebbe senz’altro un peggioramento della qualità della vita di ogni singolo utente. Qualunque altra istituzione, pubblica o privata che sia, non riuscirebbe mai a fornire servizi nei modi e nei tempi attualmente garantiti dal nostro Istituto e, soprattutto, non svolgerebbe una attività di consulenza indipendente da qualsiasi scopo di lucro e mirata esclusivamente alla scelta più conveniente per il cittadino. Condividi