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PERUGIA - L’utilizzo dei voucher, introdotti dal Governo nel mese di giugno, per il pagamento delle prestazioni lavorative occasionali nella vendemmia non piace alla Fai Cisl. Il segretario generale regionale Fai Cisl Angelo Manzotti invita gli studenti e i pensionati, soggetti interessati nella sperimentazione, a rinunciare a tale forma e a preferire l’assunzione a tempo determinato. “L’utilizzo dei voucher –ha spiegato Manzotti- rende impossibile qualsiasi accesso alle prestazioni previdenziali e assistenziali, quali la malattia, la maternità, l’indennità di disoccupazione e i contributi utili ai fini pensionistici. I lavoratori per questo devono pretendere il contratto a tempo determinato che garantisce loro anche le prestazioni assistenziali e previdenziali. La nuova riforma della previdenza agricola –ha poi precisato- prevede che un lavoratore, occupato per almeno 50 giornate, abbia la copertura assicurativa per l’intero anno e con ciò ha diritto, inoltre, anche all’indennità di disoccupazione. Per gli studenti che andranno in pensione con i contributi versati anche la vendemmia può essere un’opportunità per iniziare il percorso assicurativo ai fini pensionistici”. Il segretario generale regionale Fai Cisl Angelo Manzotti ha poi aggiunto che “coi i voucher non vengono remunerate le ore straordinarie o festive, in quanto la retribuzione assegnata è comunque quella ordinaria. Ad essere mortificate anche le professionalità che il personale può aver acquisito nelle passate esperienze lavorative”. Condividi