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di Daniele Bovi Una volta, quando si era bambini, se insieme ai nostri genitori incontravamo una lucciola, loro, non sapendo che dire, ci "rassicuravano" dicendo che era una signorina che aspettava il pullman. Ora, rovescio della medaglia, scopriamo che quelle stesse signorine sono in realtà navigatori satellitari umani che ci accompagnano alla stazione del treno o del pullman. Dopo l'ordinanza antiprostituzione del sindaco Locchi si è scatenata la fantasia degli avventori. Di quelli, almeno, che non possono tenere a freno i bollori e decidono di sfidare, inconsapevolmente o meno, la locchiana ordinanza. Tra lucciole, auto civetta e sciacalli del sesso a pagamento, una vera sfida tra animali notturni. Succedono così scene come quella di ieri sera quando un uomo, pizzicato dall'Arma con una lucciola a bordo, con supremo sprezzo del ridicolo risponde così ai carabinieri: "Non sono di Perugia, mi sono fermato per chiedere delle informazioni su dove fosse la stazione ferroviaria e la signorina, molto gentilmente, si è offerta di accompagnarmi". Un po' come il marito beccato con l'amante che risponde alla moglie: "Cara, non è come sembra". I militari, ovviamente, non hanno abboccato e gli hanno inflitto i 450 euro di multa. Non soddisfatto della già pessima figura fatta, l'uomo, incassato il verbale, ha poi deciso di chiudere in bellezza: "Io - ha detto ai militari dell'Arma - Io non so comunque dov'è la stazione, potrebbe rimanere con me la signorina?". Da quanto si è appreso stamane dai carabinieri, la maggioranza degli uomini controllati la notte scorsa nella periferia di Perugia, ha dichiarato di non essere a conoscenza della nuova ordinanza, altri di aver comunque sperato di non incorrere nei controlli. Un consiglio: la prossima volte elaborate una scusa migliore prima di mettervi in macchina. Condividi