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TERNI - Il provvedimento era nell’aria da giorni e si sapeva che presto la Procura della Repubblica di Terni sarebbe arrivata ad una prima conclusione riguardo alle indagini per presunte molestie sessuali avviate nei confronti del fondatore della Comunità “Incontro” di Amelia, don Pierino Gelmini, a seguito delle denunce al riguardo che erano state presentate da alcuni ex ospiti della medesima. Non ha quindi colto di sorpresa nessuno la notizia seondo la quale è stato notificato oggi, al discusso sacerdote, l’avviso di conclusione delle indagini, circostanza nella quale si è saputo anche che assieme a lui sono indagate 3 altre persone per presunto favoreggiamento personale. Uno dei tre figurerebbe ancora fra i più stretti collaboratori di don Gelmini nella Comunità, mentre un secondo lo sarebbe stato in passato. Si è saputo anche che sarebbero ben otto le presunte vittime che hanno raccontato agli inquirenti episodi risalenti agli anni che vanno dal 1999 al 2004. Due di queste erano minorenni all’epoca dei fatti. Per ammissione dello stesso difensore di don Gelmini, avvocato Lanfranco Frezza, secondo il quale le imputazioni a carico del suo assistito si baserebbero comunque su “fatti non credibili”, la documentazione messa in piadi dalla Procura sarebbe comunque assai copiosa: due o tre faldoni di carte per leggere le quali non gli basterà una settimana. Condividi