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PERUGIA - La legge regionale sull’odontoiatria “popolare, pubblica e a prezzi convenzionati” approvata nell’aprile scorso su proposta dei consiglieri Stefano Vinti e Pavilio Lupini (Prc-Se) è stata ripresa anche dalla Regione Lazio che sta cercando di mettere un freno ai prezzi riguardante questo particolare settore sanitario che sta alla base di molti indebitamenti delle famiglie italiane. Nel darne notizia “con soddisfazione”, il capogruppo regionale di Rifondazione comunista, Stefano Vinti, sollecita la Giunta regionale ad “rendere operativa in breve tempo nuova normativa che - spiega - prevede una duplice offerta di servizi: quella dei nuovi gabinetti dentistici da organizzare nei distretti di ogni Azienda sanitaria con medici del servizio pubblico, e quella di professionisti privati che vorranno convenzionarsi con la Regione rispettando parametri e tariffari prestabiliti per ogni prestazione”. L’esponente del centrosinistra ricorda poi che l’attuazione della legge dispone “la realizzazione di nuove strutture pubbliche in ogni distretto elle Asl umbre, capaci di garantire qualità negli interventi, e un costo mediamente inferiore del 50 per cento, sulla base del ‘nomenclatore tariffario ufficiale’ predisposto dal Ministero della salute. Accanto a questi nuovi servizi – aggiunge - potranno operare anche professionisti privati che si impegnino, tramite convenzione ed accreditamento con la Regione, a fornire le stesse prestazioni ali stessi costi”. Questa legge, secondo Vinti, dimostra “ancora una volta” che il centrosinistra umbro e Rifondazione sono in grado di “produrre delle normative capaci di andare incontro alle esigenze reali dei cittadini. E la nuova normativa regionale sull’odontoiatria – aggiunge - nasce proprio dall’esigenza di calmierare il mercato, evitando così quegli indebitamenti individuali e familiari che sono stati e sono una vergogna per tutta la sanità regionale e nazionale e il fatto che il Lazio ci imiti dimostra che l’Umbria è una regione all’avanguardia in fatto di sociale e sanità”. Vinti conclude la sua nota lanciando un monito alla Giunta regionale: “Ora che anche altre regioni hanno deciso di prendere spunto dalla legge umbra sulla odontoiatria, non dobbiamo perdere tempo prezioso per passare dalle idee all’immediata attuazione, anche perchè l’iter politico-amministrativo si è concluso già da tempo”. Condividi