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ROMA – L’Istituto Italiano di Statistica ha reso noto che nello scorso mese di luglio l’indice generale dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali venduti sul mercato interno ha registrato un aumento dello 0,5 per cento rispetto al mese precedente e dell’8,3 per cento rispetto al mese di luglio 2007. A questo incremento fa riscontro un incremento dei prezzi al consumo che nel mese di agosto hanno presentato una variazione in più dello 0,1% ed una variazione rispetto all’anno precedente del 4 per cento, vale a dire un modestissimo decremento rispetto al 4,1 per cento di luglio che rappresentava il massimo incremento dal giugno 1996. La variazione della media dell’indice generale negli ultimi dodici mesi rispetto a quella dei dodici mesi precedenti è risultata invece pari a più 5,5 per cento e la variazione della media dell’indice generale dei primi sette mesi del 2008 rispetto a quella dei primi sette mesi del 2007 è stata pari a più 6,9 per cento. Come si vede si tratta di incrementi preoccupanti che giustificano il crollo delle vendite al dettaglio, sempre certificato dall’Istat, per le quali c’è stata una diminuzione dello 0,5 per cento rispetto al maggio al maggio scorso e del 3,4 per cento rispetto al giugno 2007. Si tratta del calo tendenziale più significativo dall’aprile 2005, quando era stato del -3,9 per cento. Questa variazione tendenziale negativa deriva da una riduzione del 2,3 per cento delle vendite di prodotti alimentari e da un calo del 4,1 per cento dei prodotti non alimentari. Il dato congiunturale è invece la sintesi della diminuzione dello 0,2 per cento nel comparto alimentare e dello 0,7 per cento in quello non alimentare. Sempre secondo l’Istat, poi, questa variazione tendenziale negativa del 3,4 per cento relativa al valore del totale delle vendite, deriverebbe da flessioni sia delle vendite della grande distribuzione (-1,5 per cento) sia di quelle delle imprese operanti su piccole superfici (-4,8 per cento: un dato che è così distribuito: prodotti alimentari (-1,6 per cento contro -5,5 per cento); prodotti non alimentari (-1,7 per cento contro -4,7 per cento). In particolare è continuata la corsa dei prezzi della pasta. Ad agosto, secondo l'Istat, si registrano aumenti del 25,6% rispetto allo stesso mese del 2007, con un ulteriore aumento rispetto al +24,7% registrato a luglio. Rispetto al mese di luglio, la pasta è cresciuta dell'1,1%. In particolare, per la semola di grano duro, la crescita registrata è del 35,2% annuo. Infine resta alto, anche se in flessione, il prezzo del pane: ad agosto registra un +12,1% contro il +12,9% registrato a luglio. Condividi