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PERUGIA - “La situazione dei corsi serali sta facendo emergere all’attenzione dei cittadini e degli enti locali un quadro difficile”. Sono le parole dell’Assessore provinciale al Lavoro Formazione e Istruzione Giuliano Granocchia il quale, a fronte di nuovi tagli ministeriali che penalizzano gravemente il mondo della scuola, chiede subito un confronto con la Regione e l’Ufficio Scolastico Regionale. “La Provincia di Perugia – ha sottolineato l’Assessore Granocchia - ha già avviato da tempo un programma di razionalizzazione dei corsi cercando di costruire una rete di scuole che permettesse anche risparmi consistenti sull’uso delle strutture scolastiche e sulle spese conseguenti per riscaldamento o illuminazione, lasciando però inalterato l’obiettivo di permettere a tutti coloro che volessero, di poter frequentare un corso serale per conseguire quel titolo di studio non ottenuto a diciotto anni. La programmazione così costruita ha risposto alla doppia questione riassumibile nella formula: no agli sprechi, si al diritto all’istruzione. Un lavoro che di anno in anno ha consentito sempre maggiore razionalità nella predisposizione del piano provinciale che viene trasmesso alla Regione per l’approvazione finale del piano regionale. A fronte di questi sforzi, assistiamo però a nuovi tagli decisi dal Ministero che intervengono pesantemente su tutto il mondo della scuola. Si ha un bel dire poi di educazione permanente se nel concreto non si riesce a mettere a disposizione dei cittadini un organico di insegnanti sufficiente per soddisfare le esigenze del territorio. La Provincia di Perugia sta concludendo un monitoraggio dei corsi serali che ci permetterà ancora nuovi risparmi e razionalizzazioni, ma rimane la preoccupazione che i risparmi del governo si tramutino poi in nuove spese per gli enti locali, in particolare per le Province, chiamate dai cittadini e dalle scuole ad una funzione sostituiva per la quale non ha titolarità ma soprattutto non ha risorse in grado di sostenere anche i costi del personale docente, dovendo già farsi carico delle spese gestionali delle strutture. Ferme restando le responsabilità del governo in questa situazione, ritengo indispensabile un confronto con la Regione e l’Ufficio scolastico regionale per individuare le priorità irrinunciabili anche relativamente ai corsi serali. Tra le urgenze credo meriti attenzione la gravissima situazione in cui verranno a trovarsi tutti quegli studenti che intrapreso il corso serale compiendo già l’80% del percorso formativo, si troveranno alla ripresa del nuovo anno scolastico nell’impossibilità di conseguire il diploma a causa della soppressione dell’ultimo anno formativo”. Condividi