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GUBBIO - Nonostante il maltempo che ha funestato la serata di Ferragosto, il programma di “Gubbio No Borders” si è svolto ieri sera come previsto, regalando a tutti gli appassionati che hanno seguito lo spostamento del concerto di “GEGÈ TELESFORO E I GROOVINATORS” dal chiostro dell’ex convento di San Pietro al Teatro Comunale, una serata magica. Il musicista pugliese, uno dei pochi cantanti in circolazione a conoscere i segreti dello “scat”, ovvero l'improvvisazione vocale, e raffinato cultore della musica nera, che da lungo tempo si divide tra palcoscenici, radio e tv, sa come affascinare il pubblico. Le sue mani pizzicano veloci l’aria mentre la sua voce duetta con gli altri strumenti come fosse essa stessa uno strumento musicale o regala assoli da brivido ad un pubblico che ha dimostrato di gradire molto la sua verve e la sua comunicatività. Ad accompagnarlo nelle sue performance un gruppo di eccellenti musicisti: Mia Cooper, vocalist versatile e dalla grande sensibilità artistica, Max Bottini al basso, Fabio Zeppetella alla chitarra, Marcello Surace alla batteria e Alfonso Deidda alle tastiere, sax, flauto e voce. Prossimo appuntamento questa sera, domenica 17 agosto, nel chiostro grande dell’ex convento di San Pietro alle ore 21,30 (in caso di maltempo al Teatro Comunale) con il trio SELLANI, MANZI, MORICONI, ospite MARILENA PARADISI. «Ho iniziato la mia collaborazione con Sellani nel novembre del 2005 – racconta Marilena Paradisi - con un progetto interamente dedicato alle canzoni d'amore, "Love Songs", che ha visto la luce all'Alexanderplatz di Roma, e che poi è stato proposto nei più importanti jazz club italiani. Questa importante collaborazione ha dato vita ad un progetto artistico, interamente dedicato alle canzoni di Gino Paoli, con la collaborazione straordinaria di un'altra pietra miliare del jazz italiano, Dino Piana. Sellani mi ha parlato con entusiasmo di “Gubbio No Borders” e quest’anno eccomi qui, insieme a lui e agli altri amici…». Renato Sellani pianoforte, Massimo Manzi batteria, Massimo Moriconi contrabbasso, sono affiatatissimi e collaudatissimi, capaci di offrire al pubblico un concerto suggestivo che riesce ad evocare atmosfere intime, in un viaggio musicale che spazia da grandi brani del songbook internazionale fino a memorabili canzoni italiane rivisitate in chiave jazz. Il raffinato “guru” del jazz italiano, Renato Sellani, pianista dallo stile lirico oscillante fra la tradizione dei grandi pianisti del passato e una perenne spinta all'innovazione, ha raggiunto un equilibrio raffinato ed inconfondibile che lo colloca nella categoria dei musicisti al di sopra delle mode, facendone una figura di inarrivabile classe nel panorama europeo. Massimo Manzi, batterista da oltre 20 anni in primo piano sulla scena jazzistica. Ha inciso più di cento CD da side man (20 dei quali col pianista Renato Sellani ed 8 col Trio di Franco D'Andrea, per la Philology) e, come leader, “Quasi Sera” (2000) ed “Identità” (2007) entrambi per la Wide. Massimo Moriconi ha iniziato a suonare il basso all’età di 13 anni e da allora non si è più fermato … Intensa la sua attività di side man in prestigiose formazioni italiane e internazionali. Dalle prime esperienze con i pionieri del jazz italiano come Marcello Rosa, Romano Mussolini, Armando Trovajoli, Nicola Arigliano, Lelio Luttazzi, va avanti in costante accelerazione, arrivando a collaborazioni indimenticabili, in tournee’ e dischi. Le sue doti di eclettismo lo rendono particolarmente richiesto anche nel mondo della musica leggera. Collaborazioni importanti con Mina e Fabio Concato. Marilena Paradisi è vocalist, compositrice, arrangiatrice. La sua voce calda e modulata, dal timbro aspro e dolce insieme, si muove da toni acuti a bassi profondi, con una vocalità complessa e ricca di sfumature, ma nel contempo minimale ed essenziale. Premiata dalla critica specializzata italiana e internazionale per il suo spessore espressivo ed interpretativo e per la sua capacità di presa sul testo, cantando in lingua inglese, è tra le poche cantanti italiane ad essere recensita sulla prestigiosa rivista americana JazzTimes. Condividi