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ROMA - Applausi hanno accolto la salma di Antonio Gava questa mattina nella chiesa di San Pietro e Paolo, nel quartiere Eur, a Roma, dove si sono svolti i funerali dell'ex ministro dc, capo riconosciuto della corrente Dorotea che ha guidato a lungo l’ex partito cattolico. Nei banchi della seconda fila erano seduti la vedova e i figli Angelo, Marco e Antonella, e subito dietro, i suoi amici e colleghi di partito, tra i quali Andreotti, Forlani, Casini, Bianco, Pomicino, Rotondi, l'ex ministro ed ex sindaco di Roma Clelio Darida. Tra le corone di fiori quelle del sindaco di Roma Gianni Alemanno, del ministero dell'Interno, da Gava diretto, e dei familiari. Sulla bara un cuscino di fiori dei parenti piu' stretti. Le esequie sono state celebrate dal vescovo di Terni mons. Vincenzo Paglia, amico di famiglia. ''Proprio in una fase delicata del Paese era arrivata per Antonio la tempesta giudiziaria e della sua malattia - ha detto il vescovo nell'omelia - ma lui ha sempre avuto rispetto delle istituzioni ed e' stato assolto''. Monsignor Paglia ha ricordato quando non potendo uscire per andare in chiesa, gli portava la comunione ogni domenica: ''Suo padre, Silvio, gli aveva trasmesso la passione per un cristianesimo non ritirato ma aperto alla vita sociale. Tre giorni fa dopo essersi ripreso da una crisi, Antonio aveva chiesto di ricevere l'estrema unzione''. Il feretro e' stato trasportato a Castellammare, in provincia di Napoli, paese natale dell'ex ministro, dove oggi alle 17, si è tenuto un altro rito funebre. Condividi