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PERUGIA - I motivi sono gli stessi, sia per il calo delle presenze turistiche estive in Umbria sia per gli umbri che rinunciano a periodi di vacanza: scarsa disponibilita' economica, prezzi alle stelle e costo eccessivo del carburante. E' quanto emerge da due indagini che Confesercenti Umbria ha compiuto su 100 imprese turistiche la prima e su un campione di 150 umbri la seconda. Per il turismo in entrata, l'indagine riferisce di una partenza in salita' gia' nella scorsa Pasqua, di una ripresa per i ponti di Primavera ma di una nuova flessione ad inizio estate, con cali di presenze (fino al 30 per cento, anche se mancano dati precisi) rilevati a Perugia, Assisi, Citta' di Castello e Spoleto, tranne che nei periodi delle grandi manifestazioni. Stabili o in leggera flessione citta' come Orvieto, Gubbio e Foligno. Non ci sono moltissime prenotazioni per la seconda meta' di agosto e per settembre, ma si spera nelle prenotazioni last minute. Gli umbri che andranno in vacanza - secondo la rilevazione Confesercenti - saranno poco piu' di 430 mila, spendendo 271 milioni di euro (821 euro a testa). Mete preferite restano le localita' di mare in Italia (ma in calo rispetto all'anno scorso), per un periodo medio di dieci giorni (anche questo in calo sul 2007, quando i giorni erano in media 13). Chi va in albergo, lo sceglie per lo piu' a tre stelle. Gli umbri che rinunciano alle ferie estive quest'anno (il 28 per cento della popolazione, contro il 22 nazionale) lo fanno, nel 43 per cento dei casi, ''perche' costa troppo'', e per il 25 per cento prevalgono ''problemi familiari''. Invece chi va in vacanza lo fa per lo piu' perche' se lo puo' permettere economicamente (56 per cento), ma la sua scelta e' condizionata anche dal costo del carburante (18 per cento). Il 58 per cento degli umbri dalla vacanza cerca soprattutto occasioni per riposarsi, il 21 per cento ''la cucina e il buon vino'', il 24 per cento il divertimento. Luglio ed agosto restano i mesi preferiti per andare in vacanza, il primo nel 38 per cento dei casi, il secondo per il 51 per cento. E 53 umbri su 100 vanno in ferie in altre regioni italiane, 33 in Europa e 6 negli Stati Uniti. ''Con la propria famiglia'' e' la formula prevalente (43 per cento). Mezzo di trasporto privilegiato l'automobile (65 per cento), seguita dall'aereo (29 per cento) e dall'autobus (10 per cento). L'albergo e', con il 33 per cento, la sede piu' gettonata per trascorrere le vacanze. Condividi