trasimeno.jpg
ROMA - Il 35% dei prelievi effettuati dalla campagna di monitoraggio di Goletta verde di Legambiente nei laghi italiani e' fuorilegge, a differenza dei mari, dove una presenza batterica eccessiva e' stata riscontrata solo nell'8% dei campioni monitorati lungo le coste della penisola. Questi i dati generali delle analisi di Goletta verde, partita due mesi fa e che ha fatto tappa in 28 laghi. Di qui l'appello dell'associazione per un ''urgente completamento degli impianti per la depurazione delle acque reflue''. 'Allarmante' per Legambiente inoltre il dato emerso dalle analisi alle foci dei fiumi che si riversano nei nostri specchi d'acqua, risultate inquinate nell'82% dei casi, di cui il53% gravemente oltre la norma. ''Anche quest'anno, la situazione sui nostri laghi resta preoccupante come conferma il confronto con i dati della Goletta Verde sul mare'' afferma Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente, che chiede di impiegare le risorse per opere ''realmente necessarie, come la realizzazione o il completamento dei sistemi di collettamento e depurazione delle acque reflue civili. E' fondamentale poi intervenire per migliorare lo stato ecologico dei laghi, riducendo i fenomeni di eutrofizzazione e evitando allo stesso tempo di aggredire questi veri e propri gioielli, che subiscono ancora troppo l'impatto di un turismo poco sostenibile e una cementificazione sempre piu' evidente delle loro coste''. Fra le analisi condotte da Goletta verde di Legambiente in sette regioni italiane, arrivano dai grandi bacini del Nord i verdetti piu' preoccupanti, con percentuali di inquinamento batterico oltre la media nazionale in tre dei quattro laghi balneabili lombardi messi sotto la lente di ingrandimento dai tecnici di Legambiente. Ecco una sintesi del monitoraggio sui laghi italiani: - COMO: Ultimo in classifica con il 65% dei campioni fuori dai limiti di legge, di cui il 35% in modo grave non supera, per il terzo anno consecutivo, l'esame della Goletta dei Laghi, soprattutto a causa delle non completa depurazione dei reflui della sponda comasca; - ISEO: terzo bacino della penisola, dove risultano oltre i limiti il 45 % dei campioni, con due campioni su sei gravemente inquinati, mentre sul lago di Lugano sono oltre la norma il 40% dei prelievi; - GARDA: In miglioramento con il 67% dei prelievi puliti; - TRENTINO: Un campione su tre e' oltre i limiti di legge sul lago di Levico, in Trentino, provincia dove ottiene buoni risultati il lago di Caldonazzo, con presenza batterica poco oltre i limiti in un solo punto di monitoraggio su 6. - PIEMONTE: 40% dei campioni oltre i limiti di legge. Non splendono le acque dell'Avigliana Grande, in provincia di Torino. E' migliore il bilancio degli altri due laghi balneabili della regione, con un solo campione fuori dai limiti di legge sul bacino di Viverone e il 100% di prelievi puliti nelle acque del Sirio; - UMBRIA: pulite le acque del Trasimeno, mentre sul lago di Piediluco risultano inquinati due prelievi su cinque; - LAZIO: e' il lago del Turano a detenere la maglia nera dei laghi laziali, seguito da Bracciano, con 3 punti di monitoraggio su 6 oltre fuori dai limiti, di cui 2 gravemente inquinati. Con il 100% dei campioni puliti conquistano quest'anno la vetta della classifica regionale i laghi di Nemi, San Puoto e del Salto, seguiti da Bolsena con il 10% dei campioni fuori dai limiti, Albano (17%), Vico (25%) e Martignano (25%); - ABRUZZO: il lago di Scanno mostra ottima qualita' delle acque di balneazione. Condividi