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PERUGIA - Ha lavorato per tutta la giornata di ieri, fino a tarda notte, riprendendo poi l'attivita' in mattinata, il personale dell'unita' operativa ambiente e protezione civile impegnato a risolvere il problema della moria di pesci che si e' verificato in un tratto del fiume Tevere, in prossimita' della paratia mobile, realizzata di recente a Ponte San Giovanni. Sul posto sono intervenuti anche l'ottava circoscrizione, l'Agenzia regionale protezione ambiente dell'Umbria, il Servizio di igiene e sanita' pubblica, i Servizi veterinari dell'Usl due, i vigili del fuoco, la Provincia di Perugia, la prefettura e i carabinieri del Noe. ''Le operazioni di rimozione delle carcasse - ha reso noto l'unita' operativa ambiente e protezione civile - sono iniziate nel pomeriggio di ieri e sono proseguite, anche con l'ausilio dei volontari della protezione civile comunale, fino a tarda notte, per riprendere in mattinata. Contemporaneamente, per riossigenare le acque del Tevere. Su disposizione della Provincia di Perugia, e' stata rilasciata dalla diga di Montedoglio una idonea quantita' di acqua. Le operazioni di bonifica sono in corso anche oggi e continueranno fino al ripristino delle condizioni di normalita'. L'Arpa ha gia' provveduto a eseguire campionamenti e prelievi poi trasmessi all'Istituto zooprofilattico per gli esami tossicologici, e dai primi risultati e' emerso che la moria di pesci e' riconducibile, in particolare, al bassissimo tenore di ossigeno dell'acqua. Sono in corso ulteriori esami e accertamenti per approfondire le cause di quanto avvenuto''. Condividi