dottorini.jpg
PERUGIA - ''Un progetto palesemente inadeguato, non in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini e ad una visione articolata della citta' che tenga conto della funzionalita' dei luoghi e delle implicazioni storiche, culturali e urbanistiche'': cosi', in una nota congiunta, il capogruppo regionale dei Verdi, Oliviero Dottorini, ed il capogruppo verde nel consiglio comunale di Citta' di Castello, Roberto Lensi, intervengono sul contratto di quartiere per il recupero dell'area ex Fat. Nella nota sollecitano l'amministrazione comunale tifernate a ''trovare il coraggio di fare un passo indietro rispetto a scelte affrettate e palesemente in contrasto con una visione organica della citta''' e propongono un ripensamento rispetto a scelte che ''non hanno visto una reale partecipazione e che infliggerebbero un pesante colpo alla storia e alla vivibilita' di un'area che attende da troppo tempo un intervento razionale e non improvvisato''. ''Purtroppo - spiega Dottorini - si deve constatare che l'intervento legato al contratto di quartiere rientra tra quei progetti elaborati avendo di mira piu' l'acquisizione dei finanziamenti che il bene reale della citta'''. Nella nota si parla poi di ''scelte troppo affrettate e elaborazioni progettuali discutibili che impongono una seria riflessione e il coraggio di un ripensamento complessivo dell'operazione, coinvolgendo anche la proprieta' in un percorso che possa incontrare reciproche disponibilita' e opportunita'. Sappiamo che in ballo ci sono finanziamenti agganciati proprio al contratto di quartiere e che per un'amministrazione e' sempre difficile tornare sui propri passi, anche di fronte a scelte palesemente inadeguate. Tuttavia e' evidente che lo sforzo corale della citta' e competenze piu' articolate potrebbero evitare altre ferite al tessuto urbano per individuare soluzioni piu' meditate e partecipate''. Condividi