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PERUGIA - Una notevole moria di pesci e' stata rilevata a partire dalla serata di ieri sul fiume Tevere, all'altezza di Ponte San Giovanni a Perugia e le prime analisi eseguite dal laboratorio dell'Arpa su campioni di acqua hanno evidenziato una anomala concentrazione di sostanze organiche. Secondo l'Agenzia regionale protezione ambientale tale fenomeno e' stato provocato da uno sversamento dal quale e' derivato un abbassamento del tenore di ossigeno disciolto, in misura non tollerabile per la fauna ittica. Nelle prossime ore verranno compiute ulteriori e piu' specifiche analisi per chiarire con maggiore precisione la natura di tali sostanze. Proseguono nel frattempo i controlli dei tecnici dell'Agenzia presso alcuni insediamenti industriali della zona, per verificare eventuali responsabilita'. Secondo il responsabile settore acque di Legambiente Umbria, Marco Pippi, il danno arrecato alla fauna ittica ''e' stato considerevole''. ''Sono morte - ha aggiunto - pesci di ogni specie e di tutte le dimensioni e classi di eta', dallegrosse carpe, ai cavedani, barbi, lasche, sino alle minuscole alborelle. Una perdita biologica che non sara' facile ripristinare in poco tempo''. L'associazione ambientalista ha riferito, in una nota, che il tratto dove maggiormente si e' verificata la moria va dallo sbarramento della nuova centralina per la produzione di energia elettrica a risalire sino a circa 500 metri a monte del ponte della ferrovia, per un totale di circa un chilometro di fiume. Per chiarire quanto successo sono intervenuti, oltre ai tecnici dell'Arpa, i carabinieri della stazione di Ponte San Giovanni, della compagnia di Perugia e del nucleo ecologico. Condividi