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PERUGIA - “Questi sono i fatti, al di là di ogni polemica, e di strumentali e demagogiche campagne. Questo è – ha dichiarato la presidente della Regione, Maria Rita Lorenzetti - il nostro modo di governare, certi che solo così si opera nell’interesse dei cittadini. E’ inaccettabile che per questioni così delicate come la sicurezza, che i cittadini vivono con grande e comprensibile apprensione, vi sia o sottovalutazione o drammatizzazione, a seconda degli interessi di parte. Così come non condividiamo la politica spettacolo delle ‘occupazioni’, e peggio ancora allarmistiche dichiarazioni del tipo ‘mentre la gente in Umbria muore le Istituzioni non fanno nulla per la sicurezza’. Tant’è che lo stesso sottosegretario agli Interni, in visita in Umbria, pur consapevole dei problemi che anche qui vi sono, ha tenuto a precisare che comunque una ‘emergenza sicurezza’ non c’è”. “Apprezziamo questa affermazione, anche perché di ciò siamo convinti da tempo. Vorremo però che dietro essa non si celi un alibi per non onorare gli impegni assunti dal Governo, e cioè l’invio in Umbria dei 30 nuovi agenti delle forze dell’ordine (Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza), così come previsto dal Patto per Perugia sicura. Nel ‘Patto’ Regione, Provincia e Comune di Perugia vi hanno investito cospicue risorse finanziarie e assunto precisi impegni che stiamo onorando. Al contrario di ciò che sta facendo questo Governo, come lo stesso sottosegretario ha lasciato chiaramente intendere, affermando che per ora i nuovi agenti non saranno inviati. Ebbene, ci saremmo aspettati dal Partito delle libertà qualche parola su questo punto. Ma probabilmente l’obiettiva constatazione del sottosegretario deve essere suonata per il centro destra locale come una clamorosa smentita di tutto il gran polverone ed il grande frastuono che ha messo in atto in questi ultimi giorni, per attaccare la Giunta regionale in tema di politiche per la sicurezza. Peraltro, proprio in queste ore, si sta consumando ad opera del Governo Berlusconi, uno dei tagli più consistenti mai effettuati da un Governo proprio per la sicurezza e l’ordine pubblico. Tagli che, e sono stati gli stessi rappresentanti delle forze di polizia a sottolinearlo, potrebbero mettere in crisi il sistema della sicurezza nazionale. Ci saremmo aspettati dagli esponenti locali del Pdl un’energica protesta verso le scelte di questo Governo. La sicurezza, per noi, è un bene prezioso per il quale ognuno deve spendersi, al di là della parte a cui si appartiene”. Condividi