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PERUGIA - Salta il Tavolo regionale dei prezzi per il mancato accordo sugli acquisti all’insegna del risparmio. Lo ha annunciato l’assessore regionale al commercio, Mario Giovannetti, durante una conferenza stampa che si è svolta stamani a Perugia nella sede dell’assessorato. “Dopo un lungo lavoro durato tre mesi per limare il testo in base alle esigenze delle associazioni – ha detto l’assessore – ci siamo ritrovati nell’impossibilità di sottoscriverlo. In questo periodo abbiamo accolto le sollecitazioni di tutti i rappresentanti del Tavolo in particolare di Confcommercio e Confesercenti, che privilegiavano delle promozioni al posto di un paniere di prodotti a costo bloccato e anche la possibilità di aggiungere al testo dichiarazioni verbali sulle parti che le associazioni ritenevano di non sottoscrivere. Malgrado ciò, abbiamo ricevuto l’indisponibilità totale”. “Strumentali”, secondo l’assessore Giovannetti – anche le motivazioni delle associazioni degli artigiani che hanno deciso di non sottoscrivere il testo. “Ovviamente – ha precisato Giovannetti – la dinamica dei prezzi è condizionata dalla congiuntura internazionale, ma sul costo dei prodotti incidono anche altri fattori, come la filiera troppo lunga. Per questo motivo è indispensabile trovare delle soluzioni. Al contrario si preferisce lo ‘scarica barile’, piuttosto che andare incontro alle esigenze delle famiglie e, in particolare, degli anziani”. “Questa posizione corporativa – continua Giovannetti – a lungo andare procurerà il crollo dei consumi, quindi la scelta di non trovare soluzioni che tengano conto delle esigenze dei cittadini, nel tempo, si rivelerà un autogol. Sin dall’inizio siamo stati chiari nel non voler risolvere il problema del carovita, ma è indispensabile dare un contributo e un chiaro segnale politico alle famiglie. A questo punto, da oggi, il Tavolo dei prezzi è sciolto. Andremo avanti con Anci, Comuni e associazioni che, da sempre, hanno manifestato la loro disponibilità. La Regione Umbria ha scelto da subito la concertazione come punto fondamentale della sua politica, però deve essere a chiaro che la concertazione a senso unico ha poco senso”. All’incontro di oggi era presente l’assessore del Comune di Perugia, Ilio Liberati, che ha manifestato apprezzamento per il lavoro svolto dalla Regione Umbria in questi mesi: “Non riesco a capire i motivi per i quali non si è arrivati alla stipula del protocollo – ha detto - Volevamo dare un segnale politico, anche perchè con l’arrivo dell’inverno i problemi sicuramente aumenteranno. Di certo non abbandoneremo l’iniziativa”. Il testo sottoposto all’esame dei rappresentanti del Tavolo regionale dei prezzi e non sottoscritto, prevedeva vari passaggi significativi per tutelare i cittadini e le famiglie che si collocano nelle fasce di reddito più basse e si mostrano socialmente più deboli. Prevista l’individuazione di un paniere di prodotti prevalentemente di largo e generale consumo a prezzo invariato per almeno 6 mesi, di cui 75 per la grande distribuzione, 50 per la media e almeno da 15 a 25 referenze per la piccola distribuzione. Per la salvaguardia dell’ambiente e limitare l’incremento dei rifiuti da imballaggio era prevista l’istallazione di macchine per la distribuzione di prodotti sfusi presso le varie strutture di vendita, un menu a costo fisso per gli esercenti pubblici di bar e ristoranti con esposto il logo che caratterizza l’iniziativa. Prevista anche per le aziende agricole l’organizzazione di mercati riservati all’esercizio della vendita diretta. Condividi