boccali.jpg
PERUGIA - ''La sicurezza a Perugia non e' una emergenza, lo sapevamo gia', lo abbiamo sempre detto, ieri, lo ha confermato il sottosegretario all'Interno, Francesco Nitto Palma, nel corso dell'incontro con il Prefetto di Perugia, Enrico Laudanna. E' stata la conferma che il Pdl gioca con la paura dei cittadini e questo e' un modo irresponsabile di fare politica''. Lo ha detto oggi l'assessore comunale Wladimiro Boccali nel corso di una conferenza stampa, convocata insieme agli assessori del Pd Tiziana Capaldini, Andrea Cernicchi, Antonello Chianella, Marco Vinicio Guasticchi, Ilio Liberati e ai consiglieri del Pd Alessandro Mariucci e Giacomo Leonelli. ''Manifestiamo un minimo di indignazione - ha commentato Boccali - per come ha agito il Pdl in questi ultimi giorni. Perugia e, piu' in generale, l'Umbria sono state descritte da alcuni esponenti del Pdl in modo alterato, non corrispondente alla realta'''. ''Ringraziamo il sottosegretario - ha detto ancora - un magistrato che ben conosce la materia, per aver certificato che Perugia non e' una citta' in emergenza sicurezza. Ha ribadito cio' che noi, in consiglio comunale e in altri contesti, abbiamo sempre sostenuto. Certamente, Perugia - ha proseguito Boccali - e' di fronte a importanti cambiamenti, ci sono trasformazioni in atto che vanno gestite con la massima attenzione, serve un progetto reale di governo che affronti la contemporaneita' e guardi al futuro. Ed e' cio' che stiamo facendo. Siamo, anche, consapevoli che il sentimento di insicurezza dei cittadini e' elevato, lo confermano i dati in nostro possesso, ma sui sentimenti i politici non possono e non devono giocare, non si strumentalizzano''. Boccali ha poi affrontato la questione su cui e' intervenuto ieri il sottosegretario del Patto per la sicurezza: ''il Patto e' un insieme di azioni serie, da quella investigativa, al presidio del territorio, alla mobilitazione della societa'. Ci preoccupa, pero' - ha osservato - l'affermazione del sottosegretario quando ha detto che non c'e' certezza sull'invio delle 30 unita' aggiuntive a Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Da un lato, il Governo nazionale si dice pronto a inviare l'esercito, dall'altro taglia risorse e disattende il Patto''. Condividi