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SPOLETO - Quarto appuntamento per l'iniziativa turistico-promozionale "Storie di Ville e Giardini" edizione 2008 organizzata dall'Assessorato alla Cultura e al Turismo della Provincia in collaborazione con l'A.D.S.I. Associazione Dimore Storiche Italiane - Sezione Umbria e i comuni coinvolti nel progetto. Domani infatti la visita interesserà la splendida Villa Redenta dal 1972, proprietà della Provincia di Perugia che dopo un completo restauro, l'ha consegnata (nel 2004) alla Fondazione Villa Redenta, della quale fanno parte sia la Provincia di Perugia che il Comune di Spoleto. Ma facciamo un passo indietro. Sui resti di un’antica villa romana, edificata al di fuori della cinta muraria di Spoletium, si erge uno dei più interessanti esempi di villa suburbana dell’Umbria. Si tratta di Villa Redenta, già residenza nobiliare appartenuta all’antica famiglia spoletina dei Martorelli Orsini. La prima notizia documentata risale al 1603, quando la villa veniva chiamata “pulchrum palatium”. L’attuale aspetto architettonico di Villa Redenta risale invece al periodo a cavallo tra ‘700 e ‘800, allorché i nuovi proprietari, i marchesi Loccatelli, realizzarono un complesso di più edifici attorno ad una struttura principale caratterizzata da un casino dalle torri angolari quadrate. Messa all’asta nel 1823, la villa venne poi acquistata dal marchese Francesco Marignoli per quattromila scudi, per essere nuovamente ceduta, l’anno seguente, a papa Leone XII dei Marchesi della Genga. La gloria della sua casata è infatti ancora rappresentata sul soffitto del salone. Ma poiché alla fine dell’ottocento il palazzo ritornò alla famiglia Marignoli, la villa, fino ad allora conosciuta con il nome “ i Casini”, si guadagnò l’attuale appellativo di “Redenta”. Fu il Marignoli a realizzare il bellissimo parco caratterizzato da circa ottocentocinquanta latifoglie e da sessantasei aghifoglie di altezza superiore ai tre metri. Accanto alle numerose piante autoctone, il giardino ospita anche piante originarie di lontani paesi e alberi secolari nati addirittura agli inizi del diciottesimo secolo. Tra gli esemplari più interessanti vi è uno splendido e raro cedro del libano che vanta circa trecento anni. Ultrasecolare è anche la magnolia grandiflora adiacente alla coffee-house, l’accogliente struttura in stile tardo rococò, che allietò i soggiorni degli ospiti dei marchesi, tra cui si annoverano anche i due pontefici Pio VI e Pio VII. Nel 1973 la villa venne acquistata dall’amministrazione provinciale di Perugia, che aprì il parco al pubblico. La visita guidata prevede due turni: il primo alle ore 16.00 ed il secondo alle ore 17.30. La partecipazione alle visite è gratuita ma è obbligatoria la prenotazione che può essere effettuata dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 ai seguenti numeri: 075.3682764 - 335.7196762. Alle 17.30, alla fine quindi del primo turno e all'inizio del secondo, avrà luogo presso la Sala Monterosso di Villa Redenta, il concerto lirico vocale a cura del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto "A. Belli" di cui Le invio in allegato il programma di sala (La prego di non tenere conto dell'orario che vi è indicato, il concerto sarà alle ore 17.30 e non alle 17.00). Condividi