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PERUGIA - Il lavoro della maggioranza per giungere ad una serie di proposte organizzative in grado di evitare situazioni come quelle della vicenda appalti, continua. Ieri il gruppo deputato a questo compito(Giampiero Rasimelli, Fiorello Primi e Palmiero Bruscia del Pd, Lorenzo Delle Grotti capogruppo dello Sdi, Luciano Paci capogruppo dell’Unione di Centro, Stefano Ceccarelli capogruppo del Pdci, Luca Baldelli del Prc e l’assessore al bilancio Daniela Frullani in rappresentanza della Giunta) hanno incontrato i sindacati (Per la Cgil c’erano Manlio Mariotti segretario generale dell’Umbria, Mario Bencivenga della Funzione Pubblica e Massimiliano Prosciutti della Fillea, per la Cisl Ulderico Sbarra segretario generale e Osvaldo Cecconi della Filca e per la Uil Claudio Bendini segretario regionale e Franco Righetti segretario organizzativo). Rasimelli nell’introduzione ha ricordato come l’iniziativa abbia lo scopo di “migliorare il sistema dei controlli sugli appalti e sull’attività dell’ente, senza appesantire i procedimenti burocratici e di costruire una proposta da sottoporre al Consiglio Provinciale, riprendendo quel dialogo con la minoranza interrottosi per il rifiuto dell’opposizione a costruite insieme una commissione d’inchiesta”. I rappresentanti sindacali hanno espresso le loro preoccupazioni per la situazione creatasi e messo sul tavolo una serie di richieste. Prima di tutto ripristinare un sistema di dialogo e di consultazione tra la Provincia e le parti sociali “che si era interrotto negli ultimi anni”. Occorre poi, sempre a parere di Cgil – Cisl- Uil , scoraggiare le gare con il sistema del massimo ribasso che si scarica “sui livelli occupazionali e sulla sicurezza”, mantenere il sistema dei piccoli appalti, aggiornare ogni due e non ogni 5 anni il prezzario, ruotare i dirigenti e costruire un osservatorio sugli appalti. Ma al di là delle questioni specifiche, il confronto ha denunciato anche alcune debolezze di carattere strutturale del comparto che potrebbero “aver contribuito agli eventi giudiziari in corso”. Per i sindacati il settore è sovradimensionato. La sua incidenza sul pil regionale è “significativamente superiore alla media nazionale”. “E soprattutto - ha detto Mariotti – è sproporzionato il peso politico dell’edilizia, rispetto al quadro economico regionale”. Insomma per i sindacati si costruisce troppo e si fa troppo poco per favorire politiche di recupero. Inoltre sarebbe necessario, per migliorare la competitività delle imprese, procedere ad una loro razionalizzazione per aumentare le dimensioni di azienda o per fare in modo che le imprese “facciano squadra”. “Invece – è stato detto – dopo la ricostruzione si è assistito ad un processo inverso. La media di addetti per azienda è infatti passata in Umbria da 5 a 3”. Infine i rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto alla Provincia di avviare insieme una riflessione sul rapporto tra autonomia dei dirigenti e la politica “perché non tutto può essere addebitato a cause esterne” e la costruzione di una “seria” riorganizzazione dei servizi dell’ente. L’assessore Frullani ha difesa la struttura della Provincia che è “sana ed efficiente al 99% e che sta dimostrando in questi giorni una capacità di risposta e di ripresa molto positiva. Dopo la necessaria autocritica per i fatti successi, perché la politica non si può sottrarre alle proprie responsabilità, abbiamo scelto la strada più difficile, quella di rimettere in moto l’ente. I fatti ci mostrano diversi indicatori positivi. Un dato su tutti : da settembre daremo corso a qualcosa come 90 gare di appalto”. I rappresentanti della maggioranza, riprendendo diversi temi messi sul tappeto dai sindacati, hanno sottolineato la grande utilità di questi incontri che, a parere di tutti, “debbono essere istituzionalizzati e costituire un elemento fondante del rapporto di una istituzione con la società civile”. Apprezzamento anche per i contenuti. “Le proposte dei sindacati – ha detto concludendo Rasimelli – sono già in gran parte contenute nel documento che stiamo elaborando”. Domani si continua, la mattina, con i rappresentanti delle imprese e, il pomeriggio, con un faccia a faccia con il Presidente della Regione Maria Rita Lorenzetti. Condividi