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PERUGIA - ''La politica spettacolo non ci e' mai appartenuta, perche' mortifica le istituzioni e ha come unico fine quello di utilizzare strumentalmente e demagogicamente questioni delicate come quelle della sicurezza, e, nel caso del centro destra umbro in Consiglio regionale, coprire responsabilita' gravissime assunte dal governo Berlusconi con i massicci tagli proprio sul capitolo della sicurezza, che rischiano di mettere in crisi l'intero sistema dell'ordine pubblico nazionale''. E' quanto sottolinea la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, in merito a quanto si e' verificato oggi in Consiglio regionale. ''In Umbria, per merito del centro sinistra -dice la presidente Lorenzetti - una legge sulla sicurezza pubblica c'e' ed e' operativa ormai da anni. Puo' contare su una cospicua dotazione finanziaria che ha consentito a molti Comuni della regione di realizzare importanti ed efficaci interventi per la sicurezza del cittadino, primo tra tutti il 'Patto per Perugia sicura' per il quale attendiamo ancora che il Governo onori gli impegni assunti, incrementando la dotazione organica delle forze dell'ordine con 10 agenti della Polizia di Stato, 10 carabinieri e 10 agenti della Guardia di Finanza''. ''Non va trascurato - prosegue la presidente della Regione - come lo spirito dell'attuale legge regionale, ed altre leggi settoriali, abbiano fatto si' che altre risorse venissero messe a disposizione per i titolari di attivita' commerciali che hanno potuto e potranno cosi' realizzare importanti interventi riguardanti i sistemi di sicurezza dei loro esercizi commerciali. Nella prossima riunione della Giunta regionale - annuncia la presidente - saranno, inoltre, approvati i criteri per il nuovo bando, la cui dotazione finanziaria e' stata accresciuta a 450mila euro, che tiene conto delle indicazioni utili fornite dal Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica''. ''Ad oggi, grazie alla legge regionale, la 12 del 2002 - prosegue la presidente - sono stati finanziati, tra gli altri, progetti presentati dai singoli Comuni destinati al controllo del territorio e alla videosorveglianza, alla formazione delle Polizie locali, ad interventi per la violenza sulle donne, nonche' agli interventi di mediazione sociale utili alla riduzione dei conflitti derivanti dalla prostituzione, dalle dipendenze e dagli altri fenomeni di devianza. Tutto cio' a testimonianza, al di la' di ogni demagogia, che in Umbria abbiamo da tempo maturato una cultura della sicurezza e cercato di fare la nostra parte, pur nelle ristrettezze della finanza pubblica, e per quanto di competenza della Regione''. Condividi