MUSEO ARCHEOLOGICO UMBRO.jpg
ROMA - Musei, monumenti e archivi parzialmente chiusi o aperti in ritardo domani un po' in tutta Italia per la manifestazione nazionale contro i tagli alla cultura indetta dal coordinamento nazionale Uil Beni culturali. Dagli Uffizi a Pompei, dalla Galleria Borghese di Roma al Cenacolo Vinciano di Milano, annuncia oggi il sindacato, i piu' importanti luoghi della cultura si fermeranno per due o piu' ore (gli Uffizi dalle 9 alle 13) per consentire ai lavoratori di riunirsi in assemblea. Mercoledi' sara' la volta del Colosseo, fermo dalle 9 alle 11, mentre giovedi' 24 luglio tocchera' alla Sardegna. Domani le assemblee sono previste in particolare a Roma (Villa d'Este, Galleria Spada, Museo Castel S. Angelo, Galleria Corsini, Galleria Borghese, Palazzo Venezia), Reggio Calabria (Museo nazionale), Milano (Brera,Cenacolo Vinciano), Firenze (Uffizi, palazzo Pitti, la galleria dell'accademia, Boboli), in Abruzzo (Musei nazionali di L'Aquila e Chieti), a Bologna (Pinacoteca), a Venezia (galleria dell'accademia), in Campania, (Pompei, Napoli, Palazzo Reale, Paestum, Salerno), in Friuli, (Cividale) a Genova (Palazzo reale) in Umbria (museo archeologico), nelle Marche (museo archeologico di Ancona e Urbino), in Piemonte (tutti i musei) in Basilicata. Con l'approvazione del maxi emendamento i tagli inflitti ai Beni Culturali sono ''devastanti'' e tali da decretare nei fatti la chiusura del ministero, sottolinea il sindacato. Che torna ad elencare le riduzioni previste per il dicastero guidato da Sandro Bondi: '' 355 milioni di euro ( 16 in piu' rispetto alle previsioni gia' nere di qualche giorno fa) per il 2009, 369 milioni di euro per il 2010, 653 milioni di euro per il 2011''. Questo significa, denuncia la Uil, ''che sono a rischio ( dati Agis) 1.100.000 lavoratori del settore Cinema e Spettacolo dal vivo e altri 100.000 ( dati ass.imprese) nel settore del restauro, manutenzione e conservazione ed i 21.000 dipendenti attualmente in servizio''. Con Tremonti, ''ma anche con il silenzio assordante di Bondi - commenta il segretario nazionale del sindacato Gianfranco Cerasoli - la cultura e' destinata al declino, non c'e' futuro con quanti oggi rappresentano di fatto inuovi barbari''. La manifestazione di domani, chiarisce il sindacalista, ''e' solo l'inizio di una campagna di sensibilizzazione rivolta a visitatori e studiosi perche' sottoscrivano l'appello in Italiano e Inglese a favore della patrimonio culturale''. Condividi