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GUBBIO - Il Distretto Rurale dell’Appennino Centrale Umbro-Marchigiano inizia a configurarsi. Mercoledì scorso 16 luglio, presso l’ufficio del segretario del Municipio di Cagli, alla presenza dei sindaci e/o assessori delegati dei Comuni di Gubbio, Sigillo, Scheggia e Pascelupo, Fossato e del rappresentante della Comunanza Agraria di Costacciaro denominata “Università degli Uomini originari di Costacciaro” – per quanto riguarda la regione dell’Umbria – e dei Comuni di Cantiano, Acqualagna, Apecchio, Cagli, Frontone, Serra Sant’Abbondio e Piobbico – per quanto concerne la regione Marche – è stata sancita la nascita del Comitato Provvisorio Promotore per l’istituzione del Distretto Rurale dell’Appennino Centrale Umbro-Marchigiano. Lo comunica l’assessore allo sviluppo economico Graziano Cappannelli che commenta: «Ci eravamo lasciati, in occasione del convegno sui Distretti Rurali, tenutosi il 14 giugno scorso presso la Sala Consiliare del Comune di Gubbio, con l’impegno di proseguire il cammino intrapreso verso la costituzione del distretto rurale interregionale. Mercoledì scorso siamo giunti al traguardo di una tappa fondamentale, in quanto è stato stipulato l’atto formale di costituzione del Comitato Pro-Distretto Rurale”. Dal convegno, che ha visto tra gli altri, al tavolo dei relatori, la presenza del coordinatore del Tavolo Nazionale Distretti Rurali Matteo Guccione, il presidente della Provincia di Pesaro Urbino Palmiro Ucchielli e il deputato Massimo Vannucci, è emerso un quadro positivo e altamente favorevole al progetto che i Comuni summenzionati stanno portando avanti. Infatti, sul piano tecnico, Guccione ha chiaramente ed esaustivamente espresso le potenzialità del nuovo strumento messo in campo. Mentre sul piano politico vi è una comunità di intenti tra le forze politiche presenti in Parlamento, le quali concordano sulla visione del Distretto Rurale come nuovo e possibile modello di sviluppo dei territori. A testimonianza di ciò vi è la nota, a firma del Sottosegretario di Stato alle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Antonio Buonfiglio, pervenuta al Sindaco del Comune di Gubbio che recita: l’attuazione del distretto rurale rappresenta uno degli obiettivi del presente Governo che in esso individua lo strumento necessario per una effettiva ripresa socio-economica della Nazione oltre che delle aree interne investite da problematiche di marginalità e di declino. Inoltre, per la parte parlamentare che si oppone all’attuale Governo, vi è l’impegno assunto pubblicamente dall’onorevole Massimo Vannucci, colui che materialmente si è occupato della legge sui distretti rurali, di fare in modo che nella prossima Legge Finanziaria venga recepita la Sentenza della Corte Costituzionale che attribuisce ai Comuni la possibilità di aggregarsi e di istituire i distretti rurali. “E’ alla luce di queste considerazioni – spiega Capannelli - che abbiamo spinto sul pedale dell’acceleratore e a distanza di un mese i Sindaci e/o assessori delegati dei Comuni interessati, nel rispetto dell’indirizzo politico fornito dai rispettivi Consigli Comunali, e il rappresentante della Comunanza Agraria di Costacciaro (Comunanza che amministra circa 1700 ettari all’interno del Parco del Montecucco), hanno apposto la loro firma all’atto di costituzione del Comitato Promotore. Un Comitato provvisorio perché avrà 2 anni di tempo per realizzare il progetto “Distretto Rurale dell’Appennino Centrale Umbro-Marchigiano” i cui obiettivi principali sono 2: a) rendere i territori maggiormente competitivi nel quadro delle opportunità di sostegno finanziario previste da alcune specifiche norme e programmi a livello nazionale ed europeo; b) essere un nuovo ambito in cui sperimentare una forma innovativa di aggregazione e cooperazione tesa ad un miglioramento della pianificazione e della gestione delle risorse territoriali”. Il comitato promotore agirà da subito per realizzare un congruo ampliamento dei territori coinvolti così da potenziare di fatto il progetto e al contempo consentire l’accesso alle opportunità derivanti dal nuovo strumento a una più ampia platea di popolazione del medesimo ambito geografico. I prossimi passi da compiere saranno quello di convocare in tempi brevi l’assemblea dei Comuni soci fondatori al fine di poter essere operativi sin da subito, e di aderire al comitato TANDRI che è l’associazione dei distretti rurali italiani. La firma di questo atto che aggrega 11 comuni più una comunanza agraria è di fondamentale importanza perché comunque ci fornisce la possibilità di presentare, sin da oggi, progetti unitari che incrementano le possibilità di ottenere ingenti finanziamenti da destinare allo sviluppo e alla crescita dei nostri territori. Condividi