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PERUGIA – La posizione assunta dai consiglieri del centrodestra nella II Commissione di Palazzo Cesaroni durante la discussione delle linee guida del nuovo Piano rifiuti è “dilatoria e ostruzionistica”: la maggioranza ha rispettato i tempi e il calendario che aveva annunciato e non ci sono reali ragioni politiche che spieghino la “sconcertante condotta” dei rappresentanti del Popolo della libertà. Sono queste le valutazione espresse, a nome del centrosinistra, dal vice capogruppo del Partito democratico, Luigi Masci, durante la conferenza stampa convocata per stigmatizzare la scelta dei commissari del Pdl che ieri, nella Commissione Attività economiche e governo del territorio, hanno chiesto una audizione sulle Linee guida del Piano rifiuti facendo slittare la discussione del Documento a dopo il 25 luglio (giorno fissato per l'incontro partecipativo). Secondo Masci la scelta del centrodestra rischia di vanificare gli sforzi della Giunta e della maggioranza di arrivare alla approvazione delle linee guida entro la pausa estiva e del Piano rifiuti entro la fine del 2008. “Abbiamo intenzione di approvare Linee guida entro luglio – ha annunciato il consigliere del Pd – e se l'ostruzionismo del centrodestra dovesse impedirlo, presenteremo e approveremo, entro la fine del mese, una mozione che ne riprende i contenuti, in modo da superare la manovra dilatoria dell'opposizione”. Nei loro interventi i consiglieri Roberto Carpinelli (Pdci) e Stefano Vinti (Prc) hanno ribadito le critiche al centrodestra, accusato di non avere proposte politiche alternative e di fare ostruzionismo per allungare i tempi dell'approvazione dell'atto. Oliviero Dottorini (Verdi e civici) ha sottolineato, riprendendo quanto affermato dal collega Franco Zaffini (An–Pdl) che l'opposizione “tenta di rinviare la discussione mentre, al contempo, critica i ritardi della maggioranza”. Luigi Masci ha terminato delineando le principali scelte strategiche contenute nelle Linee guida del nuovo Piano rifiuti: riduzione della produzione di rifiuti (prendendo come riferimento il dato del 2006); incremento della raccolta differenziata (puntando al 65 per cento entro il 2012); rendere residuale il ruolo delle discariche puntando su impianti vocati per l'eliminazione dei rifiuti non riciclabili. Condividi