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TERNI - La questione della utilizzabilita' delle intercettazioni telefoniche e' al centro dell' udienza preliminare a carico di don Pierino Gelmini ripresa stamani al palazzo di giustizia di Terni. Il sacerdote, anche oggi assente, e' accusato di molestie sessuali nei confronti di dieci ex ospiti della Comunita' Incontro. Uno di loro, Michele Iacobbe, e' presente anche oggi in aula. Il gup Pierluigi Panariello ha in programma di sentire nell' udienza di oggi quattro testimoni per accertare le modalita' di esecuzione delle circa 45 mila registrazioni di colloqui telefonici agli atti della inchiesta coordinata dal pm, Barbara Mazzullo. Sono il dirigente della squadra mobile della questura di Terni, Luca Sarcoli,una ispettrice di polizia, un consulente della difesa e un tecnico della ditta che ha fornito le apparecchiature per la registrazione. Secondo l' avvocato Manlio Morcella, difensore di uno dei due collaboratori del sacerdote accusato di favoreggiamento insieme alla madre di uno degli accusatori, 129 di queste intercettazioni sono state registrate al di fuori dei tempi autorizzati dal gip e non possono quindi essere utilizzate nel processo. Per il legale inoltre deve essere accertato se tutte le intercettazioni siano state eseguite nel pieno rispetto della legge. Al termine dell'udienza il giudice ha deciso l'utilizzabilita' delle intercettazioni per quanto riguarda la posizione di Don Gelmini, mentre invece non le ha ritenute utilizzabili per i reati di favoreggiamento contestati agli altri tre imputati. L'udienza e' stata rinviata al 9 ottobre prossimo. Condividi