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PERUGIA – “La Giunta regionale dell’Umbria ha preadottato e presenterà presto ai tavoli di concertazione un progetto di legge sul Sistema integrato formazione e istruzione”. È quanto rende noto l’assessore regionale all’Istruzione e formazione professionale, Maria Prodi. “Sulla scuola italiana – sottolinea l’assessore - si sta per abbattere un taglio senza precedenti di risorse, all’interno di una cornice vaga e minacciosa di provvedimenti sottratti alla discussione parlamentare e abbandonati all’arbitrio del Ministro all’Istruzione. La Regione Umbria, invece, ha definito un progetto di legge che si propone di fornire una architettura dei percorsi educativi e professionalizzanti per ciascuno, per ogni età, nell’ottica europea del ‘lifelong learning’ (apprendimento per tutta la vita). Collegare – spiega l’assessore Prodi - scuola, formazione e mondo del lavoro con gli strumenti dell’orientamento, della certificazione delle competenze, della disponibilità di percorsi diversificati e personalizzati che servano alla crescita delle persone, al loro inserimento professionale, alla evoluzione delle vicende lavorative, mettere le persone in grado di passare per i diversi canali del sistema, e valorizzare ciò che hanno appreso in contesti formali, o nella vita quotidiana: questi sono alcuni degli obiettivi della legge”. Per l’assessore Prodi, “la promozione e il sostegno delle autonomie scolastiche si sostanzia anche in una presenza rappresentativa della rete delle scuole all’interno della Conferenza chiamata a elaborare proposte per la programmazione regionale in materia. Le risorse umane intese come intelligenze, capacità, competenze, sono la ricchezza oggi e la condizione necessaria per lo sviluppo e la crescita del Paese e dell’Umbria. Con il Sistema integrato – conclude - la Regione riafferma questa centralità mentre il Governo si prepara a una ‘razionalizzazione’ senza razionalità, partendo dalla sottrazione di risorse al sistema educativo anziché da una valutazione delle politiche che lo rendano più efficace ed equo”. Condividi