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NORCIA – Dopo essere stata accolta ed accesa nel monastero esarchico di Santa Maria in Grottaferrata, la Fiaccola benedettina “pro Pace et Europa Una” ha proseguito oggi il suo viaggio, facendo tappa, come da tradizione, nei luoghi vissuti da San Benedetto da Norcia. La prima tappa della mattina, dopo quella di ieri sera presso l’abbazia di Montecassino, è stata quella della città di Alatri, dove la delegazione al seguito della Fiaccola è stata accolta dal sindaco di Alatri Costantino Magliocca, dalle autorità locali e dalle confraternite. La Fiaccola è stata benedetta dal vescovo della diocesi di Alatri-Anagni, monsignor Lorenzo Loppa presso la chiesa di Santo Stefano, sul cui campanile ancora rintocca una campana del VI secolo, che si dice fu donata proprio da San Benedetto al monastero di San Sebastiano in occasione del suo passaggio per Alatri. Nel pomeriggio, dopo una visita presso il monastero benedettino dell’Annunziata dove è stato lasciato acceso un tripode, la Fiaccola, scortata da 12 giovani tedofori, si è spostata a Subiaco. Tappa d’obbligo quella al Sacro Speco, la Santa Grotta dove il giovane Benedetto, con il sostegno divino, visse tre anni di assoluta solitudine con il solo aiuto del monaco Romano. Questi, dall’orlo della roccia scoscesa al di sopra dello speco, mediante una lunga corda calava al giovane eremita un po’ di cibo sottratto alla sua razione. A Roiate, luogo in cui è custodito un masso con l’impronta di San Benedetto, la Fiaccola e l’intera delegazione da Norcia sono state accolte invece dal sindaco Pietro Camilli. Domani mattina la Fiaccola sarà a Roma. La sua prima tappa nella capitale sarà quella presso la Basilica di San Paolo Fuori Le Mura, dove ad accoglierla sarà presente l’abate priore Edmund Power. La seconda quella presso la Chiesa dei Santi Benedetto e Scolastica a Largo Argentina. Il passaggio della luce benedettina alla Basilica di San Paolo, dove il Santo Padre ha aperto l’Anno Paolino lo scorso 28 giugno, sarà particolarmente significativo se visto nella dimensione della missione affidata alla Fiaccola nel passato recente: quella cioè di intensificare gli sforzi ecumenici e di stimolare un maggiore impegno per la ricomposizione dell’unità dei cristiani, cattolici e ortodossi. Condividi