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di Nicola Bossi La coinquilina di Ana Maria Temneaunu, la ragazza di 20 anni strangolata tra sabato e domenica scorsa nella sua abitazione di Madonna Alta, avrebbe fornito elementi utili agli inquirenti nel lungo interrogatorio a cui è stato sottoposta in queste ore. La giovane avrebbe raccontato episodi di violenza già subiti da parte di alcuni clienti morbosi e avrebbe parlato anche della rete che controlla alcune delle ragazze dell'Est che si prostituiscono sulla strada a Perugia. Resta dunque il mondo del sesso a pagamento la pista che gli inquirenti stanno battendo con grande dispendio di energia. L'omicidio sembra offrire soltanto due indizi determinati dalla mancata forzature della porta del bilocale di Madonna Alta. Ad entrare nell'appartamento possono essere stati soltanto un cliente oppure qualcuno che la ragazza conosceva bene: magari un protettore o un esponente degli altri clan che cercano di convincere con le buone o con le cattive le ragazze a cambiare gruppo. Condividi