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PERUGIa – “Ritengo inaccettabili i tagli proposti dal governo al personale docente e non docente che porteranno, in tre anni, ad un totale di centocinquantamila posti di lavoro in meno”. L’affermazione è dell’Assessore provinciale al lavoro, formazione e istruzione della Provincia di Perugia Giuliano Granocchia. “Il governo Berlusconi – prosegue Granocchia - non potendo affrontare direttamente il nodo delle scuole private, lo fa indirettamente dequalificando la scuola pubblica e giustificando i tagli come un millantato risparmio per le finanze pubbliche del nostro Paese. In particolare l’aumento del rapporto docente-alunni e il ripristino del maestro unico nelle scuole elementari creeranno classi sempre più affollate, con conseguente penalizzazione della qualità formativa. Così facendo la scuola dove i nostri ragazzi e le nostre ragazze si incontrano, crescono, apprendono i fondamenti della conoscenza e della convivenza civile, è in grave pericolo. La scuola non può sottostare alla logica del risparmio”. “L’Umbria, che ha già subito un forte depauperamento delle proprie classi, rischia di venire ancor più penalizzata; i tanti centri minori in cui ancora resistono le scuole elementari e medie saranno le prime ad essere tagliate come già avvenuto negli anni ’90. Saranno accorpate classi e le amministrazioni locali saranno costrette a sobbarcarsi gli elevati costi del trasporto degli studenti dai vari centri. La scuola pubblica, per superare le difficoltà in cui versa, ha bisogno di investimenti, di personale stabile e motivato, di aule sicure ed accoglienti, di attrezzature moderne ed efficienti. Il decreto del governo costituisce un vero e proprio attacco al concetto stesso di scuola pubblica che come rappresentante istituzionale mi sento in dovere di denunciare, garantendo il massimo impegno affinché tali irreparabili danni possano essere perpetrati”. “In Umbria verranno effettuati altri 66 tagli per il personale docente oltre agli 85 per il personale ATA e colpiranno in particolare il personale precario che in Umbria è oltre il 20% del totale. Con questi provvedimenti sono vanificati gli sforzi fatti dagli Enti Locali, e tra questi sottolineo quelli fatti dalla Provincia di Perugia, che in questi anni non ha mai fatto venir meno risorse finanziarie e impegno istituzionale nel settore della scuola”. Condividi