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PERUGIA – “Non c'è limite all'arroganza di Giorgio Del Papa. Ora l'imprenditore titolare della Umbria Olii di Campello sul Clitunno cerca di fare slittare i tempi del procedimento giudiziario ricusando il Gup di Spoleto davanti al quale è in corso l'udienza preliminare a suo carico per il rogo dello stabilimento avvenuto il 25 novembre del 2006, nel quale persero la vita quattro operai (l'11 luglio era previsto il pronunciamento sull'eventuale rinvio a giudizio)”. Questa la denuncia di Mario Bravi, Segretario generale Cgil Perugia, che così prosegue. “Pare che fra i motivi per i quali l'amministratore delegato della Umbria Olii chiede la ricusazione del Gup ci sia ‘l'ostilità del territorio’. Tutto ciò è assurdo: Del Papa, dopo aver cercato di incolpare le vittime, i loro familiari e l'unico superstite della tragedia, si stupisce che questo territorio civile e democratico abbia una reazione di indignazione nei suoi confronti. La realtà è che l'imprenditore cerca di diluire all'infinito i tempi del procedimento seguendo una tendenza molto in voga anche nelle alte sfere politiche”. “Al contrario – conclude l’esponente sindacale - noi chiediamo chiarezza e assunzione di responsabilità per dare risposte ai familiari delle vittime e ristabilire una vera civiltà del lavoro. Alla luce di questi ultimi sviluppi il presidio di sabato mattina organizzato da Cgil Cisl e Uil davanti ai cancelli dell'azienda di Campello a partire dalle ore 10.30 assume un'importanza ancor più straordinaria”. Condividi