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PERUGIA - Sul pacchetto sicurezza ''c'e' troppa fretta e a essere penalizzati sono i minori immigrati'': e' quanto ha sostenuto la delegazione regionale Caritas Umbria al 32/o Convegno nazionale delle Caritas diocesane in svolgimento a Santa Maria degli Angeli. Secondo l'organizzazione umbra ''l'andar di fretta ha causato nuove vittime: i minori immigrati, che saranno trattati come gli adulti. E' vero, il reato e' lo stesso, ma i minori spesso sono gestiti dagli adulti sfruttatori''. ''Il nostro Paese - commenta la Caritas Umbria - puo' vantare strumenti importanti in mano ai tribunali per i minori, come l'affidamento in prova, la cancellazione dei reati irrilevanti. Un lavoro serio che ogni giorno, come Caritas regionale, possiamo rilevare, e' quello svolto dai giudici dell'Umbria. Ma approvando in tutta fretta il pacchetto sicurezza, il Governo voleva velocizzare i processi degli adulti, introducendo l'obbligo per i pubblici ministeri di mandare a processo per rito direttissimo o immediato gli arrestati. Nessuno ha pensato che questo andra' a coinvolgere anche i sostituti procuratori presso i tribunali per i minori. Non sappiamo che cosa succedera' nelle prossime settimane, quando la legge entrera' in vigore''. Condividi