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TERNI – Si è insediata stamattina in Provincia di Terni la Conferenza dei Servizi per l’esame del progetto relativo alla realizzazione di un impianto cogenerativo per la produzione di energia elettrica e vapore all’interno del sito della TK-Ast. Alla Conferenza erano presenti Dirigenti e funzionari della Provincia, che hanno convocato e che coordinano la stessa, e i rappresentanti di Regione, Comune di Terni, Asl e Arpa. La Conferenza ha esaminato la documentazione depositata presso l’Amministrazione provinciale, ravvisando la necessità di procedere, da parte della Regione, alla verifica di “assoggetabilità” del progetto alla VIA (Valutazione di Impatto ambientale) e/o alla VAS (Valutazione ambientale strategica) e all’AIA (Autorizzazione integrata ambientale) per l’eventuale esercizio dell’impianto. Il procedimento gestito dalla Provincia relativo all’autorizzazione finale per la costruzione della centrale potrà essere ripreso solo dopo l’acquisizione degli esiti delle procedure indicate di competenza regionale. La documentazione agli atti della Provincia configura un’ipotesi progettuale preliminare ed è pertanto evidente che nelle fasi successive sarà indispensabile un’integrazione volta a consentire la più ampia valutazione sotto tutti i profili. La Provincia ha inoltre accolto la richiesta di Legambiente di poter partecipare alle fasi del procedimento autorizzativo, avendo facoltà di richiedere documentazioni e presentare memorie. “E’ imprescindibile – dicono il Presidente della Provincia, Andrea Cavicchioli, e l’Assessore provinciale all’Ambiente, Fabio Paparelli, a proposito del procedimento attuato - la dimostrazione oggettiva di un miglioramento del bilancio ambientale, tenendo conto del quadro complessivo della Conca ternana, nonché della necessità di chiarezza da parte di TK sulle strategie generali per l’approvvigionamento energetico che comportano necessariamente l’individuazione di risorse specifiche per l’obiettivo, anche in considerazione delle prossime gare relative alle concessioni per il settore idroelettrico che la stessa Amministrazione provinciale dovrà bandire nel 2010”. “Queste riflessioni – proseguono Cavicchioli e Paparelli – sono funzionali a un interesse generale e consentono di affrontare le tematiche energetiche in maniera concreta e con un scenario di medio periodo utile per tutti. Il mutato quadro di riferimento derivante dalla decisione di TK-Ast di non coltivare il progetto della centrale da 400 Megawatt a Nera Montoro, offre la possibilità per valutazioni diverse, ambientalmente compatibili, che possono garantire al territorio, e in particolare alle aziende energivore, migliori condizioni di approvvigionamento energetico, sulla base di investimenti e progetti credibili. Le questioni – puntualizzano concludendo Presidente e Assessore – andranno trattate in sede di Presidenza del Consiglio dei Ministri per una verifica di quanto previsto nel Patto di territorio e per un impegno complessivo del Governo sui vari punti dello stesso e a sostegno delle legittime impostazioni di TK e delle altre aziende interessate al contenzioso con la Comunità europea, tenendo conto che i benefici erogati non sono da considerare aiuti di Stato bensì indennizzi differiti, peraltro tuttora inadeguati, per gli impianti a suo tempo espropriati”. Condividi