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TERNI - E’discreta la fotografia dello stato di salute del lago Piediluco scattata dalla Goletta dei Laghi – Cigno Azzuro, la campagna nazionale di Legambiente per il monitoraggio delle acque di balneazione lacustri, realizzata con il contributo di Cobat (Consorzio Obbligatorio delle Batterie Esauste) e Coou (Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati). Sul secondo bacino dell’Umbria i tecnici della Goletta dei Laghi non hanno registrato nessun caso grave di inquinamento microbiologico nelle zone balneabili. Per il secondo anno consecutivo, supera i limiti di legge solo il prelievo effettuato presso la spiaggetta di Comunanza. Legambiente ha effettuato, come nella scorsa edizione di Goletta dei Laghi, anche il prelievo e l’analisi presso un quinto punto, Braccio Ara Marina, riscontrando valori gravemente al di sopra dei limiti, a conferma di quanto rilevato dagli enti preposti al controllo che hanno già sancito il divieto di balneazione. Appare invece irrisolto il problema eutrofizzazione del Piediluco, come dimostrato dagli alti valori dell’ossigeno disciolto, indicatore dello stato ecologico del bacino. Classificato come lago ipereutrofo, con conseguenze negative sulla qualità dell’acqua, fioriture algali e scadimento delle specie ittiche pregiate, il lago risente dell’apporto delle acque degli immissari artificiali, il Canale Medio-Nera e il Velino. Giunta quest’anno alla terza edizione, la Goletta dei Laghi si è fermata in Umbria per monitorare le acque di balneazione dei laghi Piediluco e Trasimeno. Dall’Abruzzo al Trentino, lungo il suo itinerario, la campagna monitora fino al 5 agosto 30 specchi d’acqua in 7 regioni della penisola con oltre 200 campionamenti. “Le nostre analisi confermano il quadro sostanzialmente buono già riscontrato dagli enti preposti al controllo, persistono però delle situazioni di criticità che vanno risolte al più presto – afferma Katia Le Donne, portavoce della Goletta dei Laghi – Bisogna rilevare la fonte di inquinamento nei pressi della Spiaggetta, unico punto che anche quest’anno risulta leggermente al di sopra dei limiti, e impegnarsi a recuperare le zone interdette alla balneazione, ancora soggette a gravi forme di inquinamento microbiologico. E’ poi necessario intervenire urgentemente per far calare i valori dell’ossigeno disciolto, e tutelare così anche lo stato ecologico del lago, sottoposto ad un avanzato stato di eutrofizzazione. Eliminare questa minaccia e sviluppare le grandi potenzialità di turismo sostenibile che emergono da uno scenario paesaggistico preservato, sono le azioni da intraprendere per raggiungere a Piediluco l’eccellenza turistica”, conclude la portavoce. Condividi