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TERNI - Celebrato oggi a Terni il 234/o anniversario della fondazione della guardia di finanza. La cerimonia si e' svolta nella caserma ''Tenente Franco Petrucci'' dove si e' tenuta una messa in ricordo dei caduti. Presente il comandante provinciale della gdf colonnello Domenico Solfaroli Camillocci e numerose autorita'. Nell'occasione e' stato tracciato un bilancio dell'attivita' delle fiamme gialle nei primi sei mesi di quest'anno. Le persone denunciate sono state 159 mentre e' stato sequestrato oltre un chilo di droga tra eroina, cocaina ed hascisc. Il maggiore impegno, comunque, la guardia di finanza lo ha dedicato alle verifiche fiscali. Ne sono state svolte 265 nei confronti di imprese e professionisti della provincia di Terni e sono stati riscontrati oltre 65 milioni di euro di ricavi non dichiarati e quindi sottratti al fisco. Sono stati inoltre riscontrati 12 milioni di euro di costi fittizi, evasione dell'Iva per circa 12 milioni di euro, ritenute d'acconto non versate per 300 mila euro. Per quanto riguarda gli esercizi commerciali, sono stati compiuti circa 600 controlli sull'emissione di scontrini fiscali e in 150 casi e' stata riscontrata la mancata emissione. Tra i casi piu' eclatanti riscontrati ci sono quelli di un operatore del settore di compravendita di auto che, grazie alla creazione di una societa' fittizia, ha nascosto - secondo la gdf - ricavi per oltre 18 milioni di euro e di un operatore del settore informatico che, avendo creato un societa' di comodo in uno dei cosiddetti ''paradisi fiscali'', ha permesso di nascondere al fisco quasi tre milioni di euro. C' e' stato poi il caso di un medico specialista che non avrebbe rilasciato fatture ai propri pazienti per un importo complessivo di oltre 500 mila euro. Infine la guardia di finanza, su richiesta della procura della corte di conti di Perugia, ha svolto controlli sull'operato della pubblica amministrazione e sono risultati danni erariali per oltre quattro milioni di euro per sperpero di denaro pubblico con l'acquisto di attrezzature mai usate, con l'aggiudicazione di servizi in maniera scorretta a ditte private, con l'erogazione di fondi per prestazioni mai ricevute, con la mancata applicazione di penali in caso di tardiva consegna di lavori da parte delle aziende esecutrici. Nel territorio provinciale, nelle sedi di Terni, Orvieto ed Amelia operano complessivamente 144 finanzieri. Condividi