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PERUGIA, 20 GIU - ''Il grechetto e' probabilmente la migliore espressione di quanto abbiamo in Umbria in materia vitivinicola, e questi primi risultati pongono gia' questi vini bianchi al vertice della produzione: ma il meglio, secondo me, deve ancora venire, e lo vedremo nei prossimi anni''. Lo ha detto l'enologo Maurilio Chioccia, allievo e collaboratore del celebre enologo Riccardo Cotarella, intervenendo a conclusione delle due sessioni di seminari/degustazione, promosse a Roma presso un noto albergo della capitale dall'Associazione Italiana Sommelier, per presentare e discutere con una vasta platea di addetti ai lavori e di appassionati le caratteristiche dei vini dei ''Produttori Associati Vino Grechetto di Todi''. L'associazione, nata nel 2007 e presieduta da Stefano Todini, riunisce le cinque realta' vitivinicole maggiormente rappresentative della zona, ''per sostenere e diffondere la cultura della qualita' della produzione vitivinicola del territorio del Comune di Todi''. L'appuntamento di Roma - riferisce un comunicato della Regione - faceva parte di un ''tour'' promozionale del vino umbro, cominciato a Cannes in occasione del Festival del Cinema, e proseguito domenica scorsa presso il Palazzo del Popolodi Todi. A coordinare il seminario (alla presenza del sindaco di Todi Antonino Ruggiano) e gli assaggi dei vini delle cinque cantine dell'associazione, e' stato il professor Luciano Mallozzi, docente dell'Ais. ''Oggi finalmente - ha detto scherzando Maurilio Chioccia - assistiamo ad un 'elogio del grechetto', alla sua `beatificazione', dopo che in Umbria ci ha diviso come filosofia di produzione. Questa uva, bella da vedere e da toccare, se lo merita, perche' e' poliedrica e versatile, espressione di quanto di meglio abbiamo in Umbria come viticoltura, grazie al fantastico microclima del territorio tuderte, ed e' la prova di quanti passi avanti abbia fatto la viticoltura umbra nel suo complesso: l'Umbria viticola - ha sottolineato Chioccia - e' oggi molto piu' ordinata e sensata, ispirata da un giusto intendimento agronomico. E' una buona base per andare avanti, e per far raggiungere risultati di eccellenza anche al grechetto di Todi, che e' ancora suscettibile di positive evoluzioni''. ''Tra 5-10 anni - hanno detto i produttori associati - potremo avere non soltanto un vino di qualita', come oggi, con un ottimo rapporto qualita'/prezzo, ma perfino 'trendy', di moda, basato su una qualita' acquisita''. Qualche critica e' andata al mondo della ristorazione, dove a volte operatori non abbastanza ''professionali'' non sono in grado - e' stato detto - di spiegare ai clienti provenienza e caratteristiche del vino, facendo cosi' mancare un ''aspetto fondamentale della comunicazione''. Condividi