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GUBBIO - Al via domani sera, giovedì 19 giugno alle ore 21,30, nella splendida cornice di Palazzo Ducale il primo degli spettacoli di “GAM – Gubbio Arte Medievale”, un viaggio promosso dall’assessorato alla cultura del Comune di Gubbio attraverso le forme, gli stili e i linguaggio che hanno caratterizzato la vita musicale dell’Evo Medio, con la direzione artistica del Maestro Claudio Gasparoni. Si inizia con l’opera prima prodotta dal GAM stesso “LE NOZZE DI MALVEL”, poema allegorico del ‘300, scritto durante gli ultimi anni di regno di Filippo il Bello, dai testi di Chaillou de Pesstain e Gervès du Bus, con il gruppo Dramsam, un ensemble vocale-strumentale Goriziano. Attraverso le vicende di FAUVEL, personaggio fantastico metà uomo e metà asino il cui nome è formato dall'acrostico di sei vizi: Flaterie, Avarice, Uilanie, Variete, Envie, Laschete (nella traduzione italiana MALVEL), la satira degli autori colpisce i vizi e la corruzione di numerosi personaggi politici e religiosi del tempo. Le composizioni musicali, sia monodiche che polifoniche, che si affiancano al Roman de Fauvel sono per lo più anonime, ma fra esse figurano alcuni mottetti che possono essere attribuiti con sicurezza al teorico dell'Ars Nova Philippe de Vitry. L'esecuzione musicale, curata da musicisti specializzati nel campo della musica medievale, tiene debitamente, e rigorosamente, conto del carattere filologico dell'interpretazione utilizzando ricostruzioni attendibili di strumenti musicali medievali e facendo riferimento tecniche vocali adeguate al repertorio. Allestito in forma teatrale "Le nozze di Malvel" si avvale di una rigorosa riduzione-traduzione ritmica in lingua italiana che conserva intatti i significati, le assonanze, la costruzione poetica ed i giochi di parole dell'originale Nell'edizione teatrale i personaggi sono sostenuti da più attori che danno figura e voce ai dialoghi tra i personaggi e da un narratore/autore che collega le diverse scene al piano narrativo generale. All'evento teatrale, nel ruolo di figuranti, comparse e personaggi minori, concorrono gli stessi strumentisti e cantori impegnati nella realizzazione musicale. La scena si compone di pochi elementi simbolici e caratteristici (la Ruota di Fortuna, il Trono di Malvel, lo scriptorio di Gervasio). Il tessuto narrativo e poetico è sempre a stretto contatto con la componente musicale che di volta in volta lo guida o lo asseconda attraverso i tortuosi passaggi dell’allegoria e del gioco teatrale. Il risultato è un compenetrarsi tra musica e testo, tra scena e suono. Condividi