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Anche l'Università può avere le sue sessioni d'esame da superare, e questa volta è stato il Censis a mettere sotto il microscopio gli atenei d'Italia, utilizzando soltanto degli indicatori numerici riferiti e statistici riferiti alla ricerca, alla didattica, ai docenti, internalizzazione e produttività. Diciamo subito che la concorrenza era nutrita, con 75 università, pubbliche e private, e qualcosa come 500 facoltà sotto esame. Il primo posto è stato assegnato ex-aequo agli atenei di Pavia e di Rende in Calabria, medaglia d'argento per Genova e prestigioso terzo posto per l'Università di Perugia. Come dire, la rivincita delle piccole. A livello dele singole facoltà, inoltre, medaglia d'oro a Perugia con Farmacia e Agraria, quest'ultima prima assoluta con discreto vantaggio sulla seconda (Ancona), e secondo posto con solo tre decimi di distacco da Udine per Medicina. In effetti l'offerta formativa, il rapporto docenti/corsi e iscritti/corsi, i posti aula e anche il contesto cittadino nel quale l'ateneo è calato, fanno dell'Università di Perugia un fiore all'occhiello della città. Condividi