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PERUGIA - Si e' conclusa con 22 rinvii a giudizio, 12 condanne con rito abbreviato, otto patteggiamenti e cinque assoluzioni, l'udienza preliminare davanti al gup di Perugia, Marina De Robertis, per la maxi operazione dei carabinieri del Ros del capoluogo umbro, denominata 'Columna', che, nel 2004, porto' a disarticolare una grossa organizzazione dedita al traffico internazionale di cocaina, proveniente dalla Columbia, e fatta viaggiare sull'asse Spagna-Italia. Per gli imputati che hanno scelto la strada del rito abbreviato le pene vanno dagli otto mesi ai nove anni di reclusione, piu' il pagamento di multe che vanno dai 2 mila ai 40 mila euro. L'operazione dei carabinieri del Ros, coordinata dal pubblico ministero Antonella Duchini, porto' all' emissione di 51 ordinanze di custodia cautelare. Secondo gli investigatori il cartello colombiano del Nord della Valle, un'organizzazione che, tramite i propri emissari, controllava il trasporto via Spagna e la distribuzione sul mercato nazionale della droga, avrebbe tentato di installare proprio ad Assisi un laboratorio per la raffinazione della cocaina, alimentato con importazioni in Italia, via mare, di alcune centinaia di chilogrammi di stupefacente. Gli arresti in Italia furono eseguiti non soltanto in Umbria, ma anche nel Lazio, in Sicilia, in Liguria e nelle Marche. In circa due anni di indagini (l'operazione fu avviata nel febbraio 2002) i carabinieri hanno riscontrato che a Perugia si era radicata una organizzazione di colombiani e italiani che era direttamente in contatto con il cartello del Nord della Valle. Quest' ultimo, secondo la versione accusatoria, importava ingenti quantitativi di cocaina dalla Colombia in Italia, attraverso una base di stoccaggio in Spagna. In Italia la droga arrivava nascosta anche a bordo di aerei, o su mezzi diversi. Nell'ambito dell'operazione furono sequestrati oltre 60 chilogrammi di stupefacente e alcuni chili di sostanza da taglio. In Italia era proprio il capoluogo umbro la base logistica dell'organizzazione dove venivano presi i contatti diretti per l'arrivo della droga dalla Spagna e sempre a Perugia avveniva il successivo smercio. Ramificazioni, definite ''minori'' dagli investigatori, operavano a Roma e a Genova. Condividi