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MERIDA (Spagna)– Le Regioni produttrici di tabacco di Italia, Spagna e Francia concordano sull’assoluta necessità che la Commissione europea proroghi al 2013 l’attuale regime di aiuti alla produzione parzialmente accoppiati. È quanto emerso dal vertice che si è svolto a Mérida, in Spagna, tra i massimi rappresentanti istituzionali della Regione Umbria, Extremadura e Midi Pyrénees. Per l’Umbria era presente la presidente della Regione, Maria Rita Lorenzetti, insieme al sindaco di Città di Castello, Fernanda Cecchini. “Deve essere chiaro a tutti che l’Umbria vuole continuare a produrre tabacco - ha sostenuto la presidente Lorenzetti al vertice spagnolo - e che è irrinunciabile per gli interessi delle nostre comunità regionali l’obiettivo di andare ad una proroga dell’attuale regime, come chiesto, peraltro, dallo stesso Parlamento europeo che ha approvato uno specifico ordine del giorno in tal senso”. “L’Umbria e l’Italia, e tutto il mondo della produzione tabacchicola, – ha detto Lorenzetti – non vogliono politiche ‘assistenziali’, ma pretendono condizioni e tempi per avviare un percorso di ristrutturazione del settore. Rivendichiamo, quindi, innanzitutto la necessità che sia garantita nel lungo termine l’attività produttiva”. A Mérida si è riunita anche una rappresentanza di imprenditori e lavoratori dell’intera filiera del tabacco delle tre regioni, che ha elaborato e consegnato ai vertici istituzionali un documento con cui si chiede di assumere ogni utile iniziativa a livello locale, nazionale ed europeo, per ottenere la proroga al 2013 da parte della Commissione Ue. La presidente Lorenzetti ha sostenuto la necessità che le proposte delle istituzioni locali e dei rappresentanti di tutta la filiera del tabacco, condivise anche dal precedente Governo, vengano sottoposte all’attuale Ministro per le Politiche agricole e successivamente riportate a Bruxelles, in sede di Consiglio dei Ministri d’Europa. “Qui, oggi – ha detto la presidente, rivolgendosi ai colleghi delle regioni francese e spagnola e ai rappresentanti dei produttori e dei trasformatori - c’è una rappresentanza di enti e soggetti che hanno fatto la propria parte in questi anni; che ha investito per realizzare un vero distretto agro-industriale; che ha avuto lungimiranza, riuscendo ad usare la ricchezza prodotta dalle attività legate al tabacco mettendola al servizio di un sistema economico che si è esteso ad altri settori. Tutto questo non può essere messo a rischio ed abbandonato al suo destino”. Ecco il testo del documento presentato a Mérida dagli operatori del settore, “Per il futuro del tabacco”, consegnato alla presidente Lorenzetti e al presidente della Giunta dell’Extremadura Guillermo Fernandez Vara. “I rappresentanti della filiera europea del tabacco, riuniti a Mérida, desiderano richiamare l'attenzione sull’importanza di un settore che nell'Unione Europea dà lavoro a più di 100mila tabacchicoltori e a 400mila lavoratori diretti, oltre a diverse migliaia in imprese dell'indotto. Perciò richiamano e sottoscrivono integralmente il "Manifesto di Bovolone" del 4 febbraio 2007 ed il successivo del 3 febbraio 2008: - la coltivazione del tabacco mantiene l’attività economica nel mondo rurale, in particolare in zone svantaggiate e fragili; - non esistono alternative valide che permettano di mantenere il livello di lavoro diretto e indiretto del settore, come da ultimo è stato dimostrato anche dal recente studio “Divtob”, commissionato e finanziato dalla Commissione europea; - per il settore del tabacco il disaccoppiamento totale si è dimostrato un totale fallimento in termini sociali, economici e ambientali in tutti I Paesi dove è stata adottata questa opzione che ha causato abbandono delle terre, desertificazione e perdita di diverse migliaia di posti di lavoro; - l’attività tabacchicola è di per sé un ottimo esempio di sviluppo rurale ed appare quindi inutile che si vada alla ricerca di alternative per la creazione di posti di lavoro necessari per rimpiazzare quelli che verrebbero persi distruggendo un sistema agroindustriale che funziona e crea occupazione. I rappresentanti della filiera europea del tabacco vogliono ricordare le molteplici attività poste in essere dal rappresentanti del settore, dal Comuni tabacchicoli, dalle Regioni e dai Governi degli Stati membri produttori, tra i quali: - i documenti firmati dai Presidenti delle più importanti Regioni tabacchicole, dove si respinge espressamente il trasferimento dei fondi legati al tabacco al secondo pilastro; - la lettera firmata dai Ministri dei Paesi produttori il 17 dicembre 2007 dove si riconosce la validità della prima fase della riforma dell’Ocm e se ne chiede l’estensione dell’applicazione, lo stesso per i sistemi specifici in vigore nei nuovi Stati membri; - la creazione di due Associazioni di Comuni tabacchicoli in Italia e in Spagna: “Città del Tabacco" e “Meta". Chi si occupa degli interessi generali al livello piùvicino ai cittadini ha confermato la necessità di mantenere il sistema attuale fino al 2013. La posizione presa dal Parlamento europeo il 20 maggio 2008 riguardo il Fondo Tabacco, che propone di aumentare le disponibilità dei fondi dedicati alla lotta contro il tabagismo e contemporaneamente riafferma la necessità di prorogare il sistema di aiuti parzialmente accoppiati fino al 2013. Questo rapporto, approvato da una larga maggioranza, è stato ignorato dal Consiglio dei Ministri. I rappresentanti della filiera europea del tabacco chiedono: - che la produzione del tabacco sia trattata nella stessa maniera degli altri settori agricoli e che le norme che regolano Il periodo transitorio vengano prorogate fino al 2013; - che vengano valorizzate in maniera adeguata le qualità legali, di buone pratiche agricole e di responsabilità sociale del tabacco coltivato e trasformato nell’UE, dal punto di vista commerciale e dell’opinione pubblica; - che l’industria manifatturiera riconosca l’importanza strategica del tabacco attraverso prezzi commerciali più remunerativi e mediante impegni pluriennali di acquisto; - che si discutano con gli interlocutori sociali dell’agricoltura i problemi derivati dalla eliminazione della occupazione nella produzione del tabacco e le misure che devono essere adottate per una applicazione socialmente sostenibile della riforma della Ocm del tabacco; - che, approfittando della sensibilità dei rappresentanti delle amministrazioni pubbliche presenti oggi in questo incontro in terra spagnola, venga promosso un coordinamento sempre più stretto e efficace con le diverse amministrazioni pubbliche degli altri Paesi, al fine di ottenere che i Governi, specialmente attraverso i ministri dell’Agricoltura, riaprano il dossier tabacco in Consiglio per ottenere la proroga del sistema di sostegno attuale fino al 2013”. 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