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TERNI – Le attività di educazione ambientale, la protezione, lo studio e la valorizzazione del patrimonio ittico ed idrico e l’ecosistema ambientale del fiume Nera e del lago di Piediluco, sono stati al centro dell’incontro svoltosi stamattina al Laboratorio ittico provinciale di Terria dove è stato fatto il punto della situazione sulle attività didattiche e di educazione ambientale svolte con le scuole del territorio nel corso dell’anno. Particolare attenzione è stata posta alle iniziative di produzione della trota Fario, una specie sulla quale la Provincia ha concentrato una vasta serie di iniziative, tra cui quella dell’acquisto degli impianti attualmente in affitto prevedendo in bilancio 540.000 euro. “Non ci saranno costi aggiuntivi – tiene a precisare l’Assessore alla Pesca, Gianni Pelini – perché le spese saranno ammortizzate dal risparmio dell’affitto e dall’autoproduzione delle trote”. Nel corso dell’incontro gli alunni dell’istituto Comprensivo Statale “G.Oberdan” di Piediluco hanno presentato i lavori del progetto “Educare al paesaggio: l’acqua nel territorio umbro”, realizzato in collaborazione con il Laboratorio di Terria e quello ambientale di Allerona. Quest’anno è ulteriormente cresciuto il numero di studenti coinvolti nelle attività e nei progetti del Laboratorio che sono stati 1.713 rispetto ai 1.280 dell’anno precedente, considerando inoltre che nell’anno scolastico 2002/2003 erano stati solo 529. “Sono cifre – ha detto Pelini – che testimoniano l’importanza e il valore assunto in questi ultimi anni dal Laboratorio, sia in termini di ricerca e salvaguardia del patrimonio ittico ed idrico che didattico”. Gli istituti coinvolti in tutta l’Umbria di Terni sono stati 23, rappresentati dall’11% di scuole primarie, dal 67% di scuola secondarie e dal 22% di istituti superiori. Il Laboratorio è stato visitato anche dagli studenti del corso di laurea in Scienze naturali dell’università di Perugia. Per quanto riguarda l’attività di produzione della trota Fario nell stagione riproduttiva 2007/2008 sono state incubate 937.000 uova, nella primavera scorsa sono state immesse nei corsi d’acqua 85.000 trotelle Fario. L’attività del Laboratorio si è dipanata nel corso dell’anno incessantemente unendo ai progetti sopra descritti altre iniziative, come il “progetto Gambero”, costruito in collaborazione con la Polizia locale e le associazioni dei pescatori, e finalizzato a recuperare la presenza della specie nei corsi d’acqua del territorio. Il “Progetto Siluro” tende invece ad accertare l’impatto degli esemplari di questa specie di pesce sulle altre tipologie ittiche presenti nel lago di Corbara, dove la presenza del Siluro è stata accertata dal 2000. Tra le attività permanenti il Laboratorio attua il monitoraggio costante delle popolazioni ittiche di tutte le acque della provincia ai fini della riqualificazione ambientale e della gestione del patrimonio ittico. “Il Laboratorio di Terria – ha affermato l’Assessore Pelini – è ormai un punto di riferimento per l’educazione ambientale e per la produzione della trota Fario, che è un ceppo autoctono del Mediterraneo e che ha soddisfatto l’intero fabbisogno di ripopolamento delle nostre acque. Si realizza in tal modo il progetto di autosufficienza costruito dall’Amministrazione provinciale da oltre dieci anni a questa parte e che ha permesso di prevedere la vendita della specie acquatica alle Province limitrofe che non hanno ancora la certificazione UE sulle acque indenni da malattie epidemiche di cui siamo invece in possesso noi. Sono convinto che tale risultato sarà apprezzato sia dai pescasportivi che dalle associazione rappresentativi dei loro interessi che, tra l’altro, ci hanno sempre sostenuto e stimolato aiutandoci a raggiungere questi obiettivi. Grande importanza per l’attività del Laboratorio rivestono le scuole con le quali la collaborazione è ormai strutturale e cresce di anno in anno”. Condividi