libri.jpg
CITTA’ DI CASTELLO - I prossimi saranno giorni intensi per gli studenti di Città di Castello: l’ultima settimana dell’anno scolastico infatti coincide con il programma di iniziative finali de ‘La città come libro’, il complesso di percorsi didattici e culturali promossi dall’Amministrazione comunale tifernate. Da qualche tempo all’iniziativa partecipano anche i comuni dell’Alto Tevere con uno scambio di progetti e visite che ha coinvolto da Lisciano Niccone a Citerna, da Umbertide e San Giustino da Pietralunga a Montone fino a Monte Santa Maria Tiberina. La sperimentazione e i suoi risultati sono ora racchiusi in un volume che è stato presentato nella sala consiliare in concomitanza con l’apertura della mostra dei lavori, allestita sotto le Logge di Palazzo Bufalini. Fin dall’inaugurazione i pannelli sono stati presi d’assalto dalle scolaresche che hanno potuto osservare foto e sintesi dei progetti a cui hanno partecipato nel corso dell’anno scolastico e grazie alla collaborazione di molteplici soggetti: la Biblioteca per i percorsi di lettura, l’Ufficio Ambiente e Sogepu con Carta Viva (premiazioni domani 4 giugno alle 10.00 sala consiliare, ndr), le cooperative La Rondine e Il Poliedro, il professor Pieluigi Bini, esperto di malacologia, l’associazione Artea, gli Amici del presepio, il Museo del Duomo. “Ormai ‘La città come libro’ è un patrimonio acquisito di scuole e studenti che negli anni hanno visto crescere e qualificare l’offerta formativa di Città di Castello” ha dichiarato l’assessore alle Politiche scolastiche Rossella Cestini, aggiungendo che “il coinvolgimento dei comuni altotiberini è un’ulteriore sfida verso una politica di area vasta nell’approccio alla didattica e alla conoscenza del territorio. Una scommessa riuscita e che abbiano voluto esemplificare in un volume affinché possa essere condivisa e magari esportata. Il bilancio de ‘La città come libro’ è anche quest’anno molto positivo, perché, come emerge dai lavori esposti, il livello dei laboratori sta innalzandosi grazie alla sinergia di operatori, collaborazioni e del lavoro compiuto dagli uffici comunali, che curano il coordinamento di tutta l’iniziativa”. “Citerna ha aderito a ‘Le città come libro’, e sta elaborando un percorso da inserire nella prossima programmazione” ha precisato Giuliano Metozzi, assessore alle Politiche scolastiche, aggiungendo che “la vocazione territoriale implicita nello scambio tra comuni si è rivelata una risorsa per valorizzare la storia locale, spesso trascurata”. Un sostanziale apprezzamento è arrivato anche da parte dell’assessore Sergio Rossi in rappresentanza del comune di Montone, che “ha messo a disposizione l’Osservatorio di Coloti ed ha privilegiato i percorsi artistici per integrare il bagaglio di informazioni attraverso una metodologia nuova, che sposta la scuola sui luoghi del sapere”. “Aver riscoperto e recuperato un emblema della società preindustriale come il molino di Renzetti” secondo Rolando Polidori, presente per il comune di San Giustino “è il primo passo verso la valorizzazione della biodiversità e delle origini, che permetterà di stare nel mondo globale senza perdere la propria identità”. “Dobbiamo incrementare le occasioni di scambio tra scuole e tra insegnanti” ha dichiarato Ada Guerri, delegata per le Politiche Scolastiche del comune di Monte Santa Maria Tiberina “e la programmazione didattica de ‘Le città come libro’ ci consente di organizzare itinerari e circuiti di formazione, flessibili alle esigenze dei vari territori. La sperimentazione, che oggi concludiamo con la presentazione del volume, ha dimostrato che la qualità si eleva quando le risorse vengono messe in rete”. Condividi