Il Gruppo consiliare Sinistra e Socialisti per Perugia, per bocca del consigliere Silvano Segazzi, conferma pieno sostegno al ricorso alle fonti di energie rinnovabili, fotovoltaico in primis, auspicando però al contempo la massima attenzione possibile nei confronti delle caratteristiche morfologiche del territorio e del paesaggio. “Bisogna trovare – sottolinea Segazzi – la sintesi perfetta tra ricorso alle fonti rinnovabili e tutela del nostro territorio che, con le sue colline, i suoi scorci e il suo verde rappresenta il simbolo dell'Umbria”. Da una parte, infatti, c'è il rischio che le diverse fonti di rinnovabili vengano tacciate come una sorta di “male” per il paesaggio. Basti pensare all'installazione “selvaggia” dei pannelli fotovoltaici. Dall'altra, va considerato che le stesse fonti rappresentano una grande opportunità da giocare per uno sviluppo dell'Umbria e del Paese, in grado – precisa Segazzi - “di portarci fuori dal dominio delle fonti fossili, fuori dal nucleare, e di dare una seria risposta alla crisi economica e occupazionale, costruendo nuove filiere industriali”. In particolare, gli impianti fotovoltaici sono al centro di crescenti polemiche che riguardano le installazioni a terra, e in particolare quelle realizzate in aree agricole. L'accusa nei confronti di questi progetti è che stiano portando alla cancellazione di sempre più numerose aree agricole e di deturpare paesaggi di pregio. “Continuare nella direzione delle rinnovabili – sempre Segazzi - rappresenta una scelta strategica, che va indirizzata laddove è più importante il contributo che gli impianti fotovoltaici possono fornire, quindi in primo luogo sui tetti, nella direzione di una riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, e nelle aree degradate come cave e terreni da bonificare. E' invece sbagliato un modello che preveda lo sviluppo del fotovoltaico in sostituzione di colture agricole. Per questi motivi – conclude Segazzi – intendiamo porre la massima attenzione sulla questione sia a livello comunale che a livello regionale. Da qui la nostra richiesta alla Regione dell'Umbria di prevedere un coinvolgimento più importante dei Comuni nella redazione e nella successiva applicazione della legge regionale sull'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili”.
 

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