GUBBIO - “Curiosa posizione quella del consigliere regionale Andrea Smacchi che dimentica le scelte fatte dalla Regione Umbria e attribuisce al Comune di Gubbio la responsabilità delle verifiche sugli edifici non accatastati. A leggere gli articoli dei giornali, Smacchi ha trovato la quadratura del cerchio ma non vorrei che questa proposta di legge faccia la fine di quella sempre del consigliere Smacchi sulla ‘Festa dei Ceri’ che, mentre sta causando rallentamenti nell’approvazione del regolamento che affida alla Giunta l’individuazione di fondi specifici della Festa dei Ceri, giace da mesi in un cassetto e sembra destinata a restarci”.

Così il sindaco di Gubbio, Maria Cristina Ercoli che nella sua nota osserva ancora severamente: “Le sollecitazioni rivolte allo stesso assessore regionale Silvano Rometti su una rivisitazione della legge regionale n. 11 del 2005 che consente l’edificabilità in area agricola per 2 metri quadri ogni ettaro di terra a chi non è agricoltore, sono state fatte alcuni mesi fa dalla sottoscritta sindaco di Gubbio in un pubblico incontro svoltasi a Gubbio nel settembre 2010, organizzato dal Partito Socialista. Questa ultima proposta di Smacchi, pur andando in questa direzione, non è altro che la fotocopia di quanto già espresso. Ma tornando ai controlli e alle procedure di accatastamento degli immobili cosiddetti ‘abusivi’, rispondiamo a una serie di imprecisioni e stupidaggini. Le verifiche che effettua il Comune, in base alle segnalazioni dell’Agenzia del Territorio, non necessariamente rilevano edifici abusivi, ma anche edifici regolari dal punto di vista urbanistico-edilizio che sono risultati non accatastati. Anche successivamente alla registrazione degli atti di aggiornamento presentati, l’Agenzia è obbligata per legge (D.L. n. 78 del 31 maggio 2011), a trasmettere ai Comuni le dichiarazioni di accatastamento per effettuare i controlli di conformità urbanistico edilizia da parte dei Comuni”.

“I titolari delle istanze di condono edilizio ancora giacenti presso il Comune – insiste il sindaco Ercoli -, attraverso i propri tecnici di fiducia, dovrebbero presentare o integrare la documentazione minima (e non produrre nuova documentazione, come viene affermato) necessaria per il rilascio del titolo a sanatoria. In ogni caso, le eventuali sanatorie di manufatti anche minimi (entro 30 mq.) sarebbero comunque subordinate per legge, all’adeguamento in materia sismica, geologica, impiantistica”.

“Il consigliere Smacchi – è la conclusione - sembra proprio lui voler consigliare male ancora una volta i cittadini, invitandoli ad accatastare ma dimenticando di precisare che può essere accatastato solo ciò che ha già la regolarità urbanistica”.
 

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