Città Castello/Studenti francesi in Comune per gemellaggio con scuola Promano

CITTA’ DI CASTELLO – Nei giorni scorsi studenti e insegnanti della scuola elementare di Promano hanno ricevuto la visita del collegio “Jean Fabbre” di Nizza, con cui da alcuni anni intrattengono rapporti didattici e scambi culturali.
“Si tratta di una realtà particolarmente affine a noi” ha spiegato il dirigente Massimo Belardinelli, all’assessore tifernate Riccardo Celestini, a nome dell’Amministrazione, che ha ricevuto la delegazione francese nella sala del consiglio comunale.
“Abbiamo radici importanti a Nizza, per le generazioni precedenti fu terra di immigrazione. La comunità tifernate di stanza oltralpe, grazie ad associazioni come l’Arulef, ha mantenuto i contatti con l’Umbria, permettendo a famiglie ed amicizie di resistere alla distanza ed anzi di enfatizzare il rapporto di questa enclave tifernate con la terramadre” ha aggiunto Belardinelli “Gli alunni della scuola elementare di Promano, che sono i protagonisti dello scambio con i pari età francese, sono riusciti a mobilitare intorno a questa esperienza le pro-loco, nuclei familiari, commercianti, artigiani e imprenditori che hanno voluto sostenere il gemellaggio. L’ottica in cui lavoriamo rimane la comunità educante, la nostra dimensione è il mondo, a cui guardiamo con curiosità e voglia di confrontarsi. L’impegno del primo circolo al plurilinguismo è ormai conosciuto ma forse non tutti sanno che non si esaurisce con la Primary International school. Stiamo promuovendo percorsi didattici e approcci frontali, come l’ospitalità reciproca, anche negli altri plessi, interessati a rotazione da progetti specifici. Negli anni precedenti ci siamo concentrati nella scuola di Monte Santa Maria Tiberina, quest’anno tocca a Promano e l’anno prossimo sarà un’altra scuola a sperimentare la multiculturalità a partire dal linguaggio”.
L’assessore Riccardo Celestini ha donato alle due insegnanti della delegazione, Catherine Diracca e Jenevieve Renoudat, lo stemma della città e un volume su Alberto Burri “la cultura” ha detto “è collante tra i popoli perché si esprime con un linguaggio universale. Siamo molto felici, come Amministrazione, di ospitare giovani che potrebbero essere nipoti dei nostri concittadini, spinti dalla necessità e dal miraggio di un lavoro, in Francia. Aver fatto di questa lontananza un elemento per rafforzare l’identità di umbri e di tifernati è d’esempio in una società che spesso perde di vista il suo passato. Città di Castello si pone come porta del Rinascimento in un’Umbria medievale. L’arte e l’ambiente hanno rappresentato la nostra ricchezza, attratto e ispirato Raffaello ad Alberto Burri; oggi queste impronte illustri ci guidano anche in progetti innovativi come quelli del primo circolo San Filippo, la cui eccellenza stiamo esportando in tutta Italia e su cui l’Amministrazione comunale ha sempre creduto”.

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