sinistra arcobaleno.jpg
Agostino Pensa all’assemblea romana non c’era, perché malato, ma l’ha seguita da casa quasi in diretta, da Sky. Poi ha avuto qualche scambio d’opinione con le compagne di “Uniti a Sinistra” che c’erano state è che ne hanno riportato una fortissima impressione. “Ci siamo ritrovate all’interno di un iniziativa fatta col cuore” –gli hanno raccontato -,“in un clima di grande unità”. Per lui è comunque importante che questo fiume abbia cominciato a scorrere, perché prima o poi al mare ci arriverà. La sua impressione è che in ogni caso siano stati conficcati sin da ora dei paletti importanti relative a tutte le grandi questioni che interessano la nostra società, segno che a Roma non si è avviata una fusione a freddo e che il nuovo soggetto politico sta prendendo forma pieno di contenuti. Importantissimo, poi, che sia stata rimessa al centro la questione del lavoro e della sicurezza del lavoro, che qualcuno avrebbe voluto rimuovere e che i drammatici fatti di Torino ci fanno comprendere come sia invece centrale perché “non riguarda soltanto quattro rumeni”. Quanto alle cose da fare in Umbria, Pensa confida sul ruolo positivo che potrà svolgere la prossima riunione del Cantiere convocata per giovedì prossimo al fine di raccogliere il lavoro svolto dai quattro gruppi di lavoro decisi a Ponte S.Giovanni. Dobbiamo contribuire alla costruzione di questo grande progetto partendo dalle nostre specificità, e lo dobbiamo fare anche velocizzando le esperienze unitarie che sono da noi già numerose, in specie a livello istituzionale, così che anche l’Umbria possa dire la sua sui grandi temi nazionali, quali, appunto, il lavoro e la sicurezza, la condizione femminile, la laicità della nostra società, un valore, questo, che non possiamo delegare ad altri. Condividi