La musica al “Pieralli” di Perugia: il valore dell’esperienza

PERUGIA - Il “Pieralli” è l’unico Liceo perugino che ha nella propria offerta formativa la presenza curriculare della Musica, il cui insegnamento è affidato a docenti formati presso il Conservatorio. Negli ultimi venti anni il “Pieralli” è stato un punto di riferimento importante per le iniziative musicali cittadine.
Nel 1988 la Regione Umbria lo sceglie come sede di un ciclo di conferenze sul tema “Musica e Immagine” tra i relatori il presidente dell’Istituto Luce, che permette agli studenti di recarsi a Cinecittà per realizzare un progetto, e docenti di alcuni Conservatori italiani.
Pochi anni dopo si apre al “Pieralli” una sperimentazione pedagogico-musicale, una delle pochissime in Italia, ed ogni anno il corso musicale produce un progetto: si tengono concerti degli allievi e dei docenti dell’Istituto con programmi impegnativi come la realizzazione del Ballo delle Ingrate di Monteverdi; viene svolta anche una attività di ricerca in campo musicologico, in collaborazione con la cattedra di Storia della Musica dell’Università di Perugia; si realizza una prima esecuzione assoluta di brani del musicista Niccolò da Perugia (sec. XIV).
Alcuni allievi del corso sperimentale sono oggi musicisti affermati e ricordano con entusiasmo quegli anni.
Marco Momi, vincitore di numerosi premi, le cui composizioni sono state eseguite in Festival nazionali ed internazionali, da Roma a Seoul, da Parigi ad Osaka, afferma: “Ho un bellissimo ricordo della mia adolescenza, ed è definito nella durata e nel luogo: cinque anni di crescita, nella zona centrale di Perugia, l' Istituto Pieralli. Il mio tempo è ora dedicato allo scrivere musica d'arte. Ho studiato in quattro paesi europei dai ventuno anni ai trentuno che ho. Semplicemente non avrei saputo farlo senza la formazione ricevuta nel raro luogo dove la scuola pubblica secondaria si è occupata della formazione musicale. Freschezza ed entusiasmo sono le parole che ora descrivono la realtà unica che ha motivato la mia evoluzione personale. Una dimensione rara di "atelier rinascimentale" in cui tutti noi facevamo musica e al contempo eravamo protetti dalle pressioni delle presunte professionalità "giuste". Da tre anni sono chiamato ad insegnare nei Conservatori italiani, ho elaborato algoritmi di composizione musicale con alcuni scienziati del settore, ho rapporti con grandi intellettuali dell'epoca contemporanea, ma soprattutto, porto con me il percorso che ha permesso il mio successo personale e quello dei miei compagni di studio, il cammino tracciato dai miei professori, il loro entusiasmo e le loro competenze.”
Cristiano Arcelli sassofonista e compositore jazz, anche lui esibitosi in importanti festival e rassegne nazionali ed internazionali, conferma: “Sono stato allievo dell’Istituto Magistrale “Pieralli” nel corso ad indirizzo musicale. Sono stati anni fondamentali nella mia formazione di musicista e persona. L’attività didattica veniva svolta in maniera seria e creativa, dando la possibilità a me a ai miei compagni di classe di affrontare quelle materie musicali che nel corso della mia carriera sono tornate utili e che sono servite d’ispirazione e sostegno. Il fatto di poter studiare per cinque anni in un ambito “liceale” la musica, ha fatto sì che le relazioni e lo scambio tra questa e gli altri ambiti culturali venisse costantemente incoraggiato. Ritengo che siano state proprio queste occasioni d’interdisciplinarietà, così rare per un musicista negli anni della formazione, la causa di quella che poi sarebbe diventata una scelta di vita. Il rapporto con gli insegnanti, grazie alla loro dedizione e passione, era di vera collaborazione, al fine di trovare strade comuni per sviluppare tutti gli strumenti necessari alla carriera del musicista e in definitiva a quella del cittadino. Posso dire con riconoscenza e nostalgia a tutti i docenti, ai compagni di classe e all’Istituto: Grazie. ”
Ora il “Pieralli”, che ancora annovera nel proprio organico alcuni dei docenti di varie discipline che hanno dato vita a quella sperimentazione all’avanguardia e che sono portatori di un’esperienza d’insegnamento non comune, vista la rarità di questo indirizzo nella scuola italiana, ha presentato la sua candidatura per il nuovo Liceo Musicale previsto dalla riforma.
Si tratta di uno dei percorsi didattici più delicati da realizzare; ad esempio, scorrendo l’Italia da Parma a Taranto, ci si accorge che assai diverse e varie sono le convenzioni stipulate fra i Licei Musicali ed i rispettivi Conservatori, e forse ciò rappresenta solo uno dei problemi minori.
Per questo fra i tanti aspetti non va sottovalutato quello dell’esperienza che può costituire un importante punto di riferimento per garantire agli studenti una valida offerta formativa in questo settore.
Il “Pieralli”, che annovera nel proprio organico alcuni docenti di varie discipline che hanno dato vita ad una sperimentazione all’avanguardia e che sono portatori di un’esperienza d’insegnamento non comune... ha presentato la sua candidatura per il nuovo Liceo Musicale previsto dalla riforma.

Recent comments
5 anni 6 weeks ago
5 anni 11 weeks ago
5 anni 12 weeks ago
5 anni 12 weeks ago
5 anni 12 weeks ago
5 anni 12 weeks ago
5 anni 12 weeks ago
5 anni 13 weeks ago
5 anni 13 weeks ago
5 anni 13 weeks ago