PERUGIA - Dopo la conferma da parte della Cassazione della condanna a 16 anni di reclusione nei confronti di Rudy Guede, domani saranno di nuovo Raffaele Sollecito ed Amanda Knox a comparire avanti alla Corte d'Assise d'appello di Perugia.

La sentenza della prima sezione penale della Suprema Corte nei confronti del ragazzo ivoriano accusato di violenza sessuale e omicidio di Meredith Kercher in concorso con la studentessa americana e l'allora studente pugliese, e' arrivata intorno alle 20 di ieri sera dopo circa tre ore di camera di consiglio. La pena e' diventata cosi' irrevocabile, essendo stato confermato l'impianto accusatorio e le argomentazioni a discolpa di Guede proposte dagli avvocati Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, e la decisione (il dispositivo della sentenza sara' depositato agli atti del processo d'appello in corso a Perugia) potrebbe pesare sulla sorte dei due ex fidanzati.

Per Luca Maori, uno dei difensori di Raffaele Sollecito ''giustizia e' fatta; il vero colpevole e' stato ora indicato con una sentenza ormai definitiva''. Ha parlato di ''verdetto importante'' anche l'avvocato Francesco Maresca, legale di parte civile per i familiari della vittima, perche' avvalora la decisione del giudice di merito sulla correita' degli altri imputati ''ci aspettiamo un'identica soluzione anche nel processo in corso a carico di Amanda Knox e Raffaele Sollecito''; una riflessione che trova concorde il pubblico ministero Manuela Comodi che parla di ''un primo punto fermo nell'indagine'' e di ''riconoscimento del lavoro svolto dalla polizia''.

Sono letture diametralmente opposte su una sentenza comunque destinata a pesare. Lo stesso avvocato di Guede (detenuto nel carcere di Viterbo, dove studia per laurearsi in materie umanistiche), Walter Biscotti, pur sottolineando che a Rudy e' stata comminata pena piu' lieve delle premesse iniziali in quanto su di lui pendeva una richiesta di ergastolo, tradotta in primo grado con rito abbreviato in condanna a 30 anni, divenuta poi a 16 anni in secondo grado oggi confermati, non ha escluso ''lette le motivazioni della decisione, di presentare ricorso alla Corte europea di giustizia di Strasburgo''.

Intanto domani nella nuova udienza davanti alla Corte d'Appello di Perugia, parleranno l'accusa e le parti civili, poi la Corte decidera' sulle istanze delle difese che sabato scorso avevano sollecitato una riapertura del dibattimento con nuove perizie tecniche e l'escussione di ulteriori testimoni.
 

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