Salto di qualità nello svolgimento della attività libero-professionale dei medici in seguito all’accordo tra Governo e Regioni del 18 novembre scorso.

Pur non modificando la legge specifica e senza aumentare gli oneri a carico del servizio pubblico, si introducono dei miglioramenti fondamentali che vanno nella direzione della trasparenza, della responsabilità, e della garanzia per cittadini e professionisti.

L’applicazione delle indicazioni presenti nell’accordo richiedono una regolamentazione da parte delle Regioni. Si dovranno definire, sentite le Organizzazioni sindacali, tutti gli aspetti dell’ esercizio della libera professione.

Si dovrà realizzare un nuovo equilibrio tra attività istituzionale e libera professione. Dovranno essere definiti sia i volumi delle attività istituzionali che quelli delle attività libero professionale compatibili per ogni professionista.

Tutto sarà più trasparente e controllabile. Le prenotazioni dovranno essere eseguite tramite l’Azienda, ed anche il pagamento dovrà avvenire attraverso l’Azienda.

Dovranno essere definite per ogni Azienda delle risorse aggiuntive da destinare sia al potenziamento della attività istituzionale, sia all’acquisto di attività libero professionale a favore dell’azienda. Così si dovrà arrivare ad allineare i tempi d’attesa per le due tipologie di attività: ciò significa abbattimento delle liste d’attesa. Nessun cittadino dovrà essere costretto ad optare per la visita privata a causa della eccessiva lista d’attesa.

Le Regioni dovranno monitorare e controllare la correttezza dello svolgimento dell’intramoenia in ogni suo aspetto.
E qui c’è una fondamentale novità: le Regioni dovranno costituire degli organismi paritetici, con i sindacati dei medici e del veterinari e anche con le organizzazioni rappresentative degli utenti e dei cittadini. Saranno così più efficaci la verifica ed il controllo della attività libero-professionale. Sarà più facile limitare ed eventualmente sanzionare ogni comportamento speculativo o illecito.
All’ Umbria basta poco per adeguarsi a questo accordo avendo già realizzato ad esempio l’unificazione dei centri di prenotazione delle prestazioni.

Accogliamo con favore questo accordo. In particolare il contributo che può dare alla riduzione delle liste d’attesa, e soprattutto la partecipazione diretta dei rappresentanti dei cittadini negli organismi di verifica.
Si farà finalmente chiarezza ed ognuno risponderà del suo operato senza più accuse generiche.

Perugia 7/12/2010



 

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