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PERUGIA - La Commissione Affari istituzionali e comunitari del Consiglio regionale ha approvato oggi due atti che fanno parte dell'iter per l'applicazione della riforma delle Comunita' montane avviata con le leggi regionali numero 24 del2007 e 5 del 2008: in sintonia con la Finanziaria 2008, e' stata prevista la riduzione del numero complessivo delle Comunita' montane da nove a cinque; del numero dei componenti gli organi rappresentativi delle Comunita' montane e delle indennita' a loro spettanti. I due documenti - riferisce una nota della Regione - sono stati illustrati dagli assessori regionali Carlo Liviantoni e Vincenzo Riommi. Un disegno di legge che, ribadendo i contenuti delle leggi regionali 27/2007 e 5/2008(approvate prima della legge Finanziaria nazionale) sancisce l'avvenuto recepimento da parte della Regione delle indicazioni di contenimento della spesa in materia di Comunita' montane, anticipando al tempo stesso l'entrata a regime della riforma complessiva i cui tempi andrebbero oltre il 30 giugno, termine stabilito dalla Finanziaria. L'atto amministrativo contiene le quattro linee di indirizzo per la formazione del programma di riordino territoriale che dovra': eseguire la ricognizione delle fusioni, delle unioni di Comuni, delle Comunita' montane, delle associazioni intercomunali (evitando sovrapposizioni tra Comunita' montane ed altre forme associative aventi personalita' giuridica); definire gli ambiti territoriali ottimali per l'esercizio associato delle funzioni; individuare le cinque zone omogenee delle Comunita' montane (di cui faranno parte i Comuni montani e parzialmente montani con popolazione inferiore a 25 mila abitanti); specificare i criteri per la concessione dei contributi annuali e straordinari a sostegno delle fusioni, delle unioni di Comuni, delle Comunita' montane e delle associazioni intercomunali (preesistenti esperienze di aggregazione, riduzione del numero delle Comunita' montane sulla base di indicatori come la dimensione territoriale e demografica; l'indice di vecchiaia; il reddito medio pro-capite; la pendenza dei terreni; l'altimetria del territorio comunale; il livello dei servizi; la distanza dal capoluogo di provincia; le attivita' produttive extra-agricole). L'atto amministrativo - continua la nota - era all'ordine del giorno dei lavori della Prima Commissione ed e' stato approvato con cinque voti a favore e due contrari da parte dei consiglieri Modena (Pdl) e Sebastiani (Udc)). Il disegno di legge, che e' stato approvato con le stesse modalita' (cinque si' e due no), e' stato inserito tra gli argomenti in discussione su richiesta dell'assessore e con il consenso unanime dei componenti della Commissione stessa. Condividi