TERNI - I sindacati ternani della chimica giudicano con cauto ottimismo il piano presentato dalla Novamont per il rilancio e lo sviluppo del polo chimico Strategie illustrate ieri ai rappresentanti sindacali nel corso di un incontro informale al ministero dello Sviluppo economico dal direttore dell'Unita' di crisi del dicastero Giampietro Castano. In base al piano, non ancora consegnato perche' non definitivo, la Novamont sarebbe disposta a rilevare l'impianto di polipropilene della Basell per una fase temporale ancora da definire ma comunque compresa tra i quattro e sette anni, per poi riconvertire l' impianto verso la chimica verde.

Allo stesso tempo anche la Meraklon verrebbe rilevata dall'attuale proprieta', mantenendo l'intera filiera del polipropilene cosi' come presente al momento. La Novamont avrebbe inoltre preso l'impegno rivolto alla crescita della produzione legata alla bioplastica mater-bi, anche grazie all'ampliamento della filiera e all'insediamento di attivita' di ricerca. ''E' una vicenda nella quale si intravede uno spiraglio di uscita ma al tempo stesso e' gravata da incognite che rischiano di vanificare l'esito dell'intera questione'' hanno commentato in una nota unitaria Filctem Cgil, Femca Cisl, Uilcem Uil, Ugl chimici e Orsa chimica.

''Abbiamo ribadito ieri - hanno aggiunto - la nostra determinazione tesa alla salvaguardia degli attuali livelli occupazionali e questa operazione dovra' servire a mettere fine alla condizione precaria di tanti lavoratori del sito, dando finalmente una visione di prospettiva a quanti si sono sacrificati fino ad oggi. Nella futura condizione non dovranno piu' esserci spazi grigi, ma solo imprenditori seri in grado di consentire lo sviluppo dell'intero sito''. Il Governo si sarebbe dichiarato pronto fin da subito alla ricerca di risorse da stanziare per il sito ternano, per questo nei prossimi giorni si svolgeranno degli incontri tra i vari soggetti imprenditoriali in campo per definire la questione.

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