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di Marco Casavecchia Fiducia a tempo? Da quanto ci risulta, almeno a Perugia, non ha mai funzionato né crediamo funzionerà in questa occasione. Battistini, della cui serietà, professionalità e qualità umane nessuno osa dubitare, temiamo non riesca a trovare il bandolo della matassa, né per quanto concerne il modulo di gioco né come gestione del gruppo di giocatori. Giocatori che stanno deludendo dal punto di vista tecnico, dato che sembrano solo le copie contraffatte di quelli che ci erano stati annunciati; atleti che in campo passeggiano, per nulla stimolati dalla storia del Curi che si respira anche solo attraversando il tunnel d'accesso al campo, che sembrano sfiorare l'erba, come a non voler disturbare, limitandosi a dei tic toc in pieno stile dopolavoristico, come ironicamente ha sottolineato qualcuno. Altro che mordere l'erba come avrebbe fatto, per sua stessa ammissione, il peruginissimo Alunno Corbucci, se avesse vestito la maglia biancorossa. Un Battistini incapace di imporre un freno a Frediani, che nonostante la minaccia di un secondo giallo, ha trovato il modo di irritare un arbitro già di per sé apparso in confusione e irritante di suo. Un Battistini che nel tentativo di azzeccare la mossa riparatrice ha cambiato modulo, giocatori e ruoli più volte in corso d'opera, finendo per mettere in difficoltà anche gli stessi atleti (vedi Trezzi) sui compiti da svolgere in campo. Un tecnico capace di escludere Rampi e Zanchi dalla formazione iniziale, nonostante la buonissima prova con la Pianese e di inserire Borghese solo nel secondo tempo, quando ormai con la squadra stanca e ridotta in dieci, nessuno sembrava disponesse delle risorse fisiche e mentali per cogliere i suggerimenti del regista. È pur vero che dei sottoquota non ci ha convinto appieno nessuno, eccezion fatta per Rampi e a tratti Benedetti, con un Pandolfi che se è quello visto ieri può al massimo aspirare alla panchina (25 partite lo scorso anno giocate tutte così?). Da Frediani, Goretti, Mocarelli, Trezzi, le delusioni maggiori. Dai sottoquota forse non è nemmeno logico aspettarsi di più, se chi gli sta intorno ed ha più esperienza si rende autore di prestazioni inguardabili, tuttavia almeno lo sforzo di correre dietro agli avversari ed al pallone, ci sembra il minimo sindacale richiesto. Fiducia a tempo per Battistini fino a domenica, quindi? Pessima idea, secondo noi, perché non crediamo che in una settimana si guariranno i mali dovuti agli equivoci tattici, ai limiti tecnici, alle scelte di modulo e allo stato di forma di qualche giocatore. Un pareggio allontanerebbe lo spettro di un esonero, o rimanderebbe l'evento ad una successiva sconfitta, perdendo ulteriore terreno? Come può lavorare Battistini, sapendo di godere di una fiducia condizionata? Come reagirà la squadra? Si dannerà per salvare la testa al proprio allenatore o affonderà del tutto le residue speranze del tecnico romano di continuare l'avventura sulla panchina biancorossa? Cosa potrà accadere a Civitacastellana che non è stato possibile fare a Città di Castello o in casa con Scandicci e Monteriggione? Fedeli ha tuonato, da par suo, manifestando tutta la delusione per un gioco che non c'è, una squadra che non esiste, esprimendo anche una critica in merito a certe scelte tecniche, chiamando di fatto in causa chi ha condotto il mercato del Grifo, chiedendosi con quali criteri la squadra stessa sia stata costruita. E non è poco. Cinque punti dalla vetta, dopo quattro giornate, possono essere tanti o pochi, dipende da come sono maturati, ma l'aver vinto due sole partite su sette, tra coppa e campionato, e tutte due per uno a zero, rischiando anche qualcosina con la Pontevecchio in casa e a Città di Castello non aiuta certo ad essere ottimisti. Un saluto. Condividi